Di Andrea Capello. Roma, 18 mag. (LaPresse) – Per la rincorsa alla leadership mondiale e per la sua Serbia martoriata dall’alluvione. Novak Djokovic trionfa per la terza volta in carriera a Roma (dopo 2008 e 2011) e disegna un cuore sul campo dove c’è tutto il suo stato d’animo. Davanti a tanta determinazione nulla può il sette volte trionfatore al Foro Italico, Rafa Nadal, l’iberico deve arrendersi 4-6, 6-3, 6-3 in 2h19 di gioco in un Centrale stracolmo ed equamente diviso nel tifo fra i due fuoriclassi del tennis moderno. Ora il bilancio dei match fra i due, ben 41 quelli disputati, è di 22-19 in favore di Nadal. L’inerzia, guardando verso il Roland Garros però è tutta in favore del serbo.
“Questo trionfo è per voi e per il mio Paese che soffre tanto in questo momento”, ha detto al pubblico che lo applaudiva in piedi. La vittoria di Djokovic, come ammesso dallo stesso Nadal, è stata soprattutto un fattore fisico. L’iberico infatti ha pagato le tante maratone a cui si è sottoposto in questi giorni di gara. “E’ stata una settimana dura – ha detto – ho passato troppe ore in campo ma sono contento di aver finito il torneo giocando meglio rispetto a quando lo avevo iniziato”. Dopo aver vinto cone merito il primo set 6-4, infatti, Rafa è man mano sceso di livello consentendo a Djokovic di riprendere fiducia e le operazioni in campo nel combattuto secondo set (6-3) prima dell’apoteosi del terzo dove, soprattutto nelle fasi finale, la sua superiorità è stata schiacciante nonostante il punteggo finale recitasse nuovamente 6-3.
L’ultimo vincitore sulla terra romana differente dalla formibadile coppia ‘Nole-Rafa’ è stato Carlos Moya nel 2004. Un dato che più di ogni altro certfica la superorità dei due ‘marziani’ del Foro rispetto agli altri. Solo un altro vincitore può pensare di tenergli testa ovvero gli Internazionali stessi ormai diventati una sorta di ‘quinto slam’ nel cuore dei giocatori che tutti gli anni attendono con ansia l’appuntamento capitolino. Pubblico ed incasso da record, accoglienza mirabile perché, come recita lo slogan della manifestazione: ‘Tutti hanno il tennis, solo noi abbiamo Roma’.
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