Milano, 10 mag. (LaPresse) -“Grazie capitano” e una enorme maglia numero 4 esposta sugli spalti di San Siro. E’ questo il saluto dello stadio Meazza ad Javier Zanetti, che questa sera giocherà la sua ultima partita da capitano nello stadio che lo ha visto protagonista per questi venti anni.
Il centrocampista argentino, visibilmente commosso, prima della gara ha effettuato un primo giro di campo di ringraziamento verso i tifosi che lo hanno accolto con un boato. Attestati di stima anche dai compagni di squadra che sono scesi in campo per il riscaldamento tutti con la maglia numero 4. Poi quando lo speaker ha letto le formazioni un boato enorme ha accolto il nome di Zanetti in panchima, mentre non pochi fischi all’indirizzo del tecnico Walter Mazzarri.
Dopo la partita, l’Inter ha di nuovo omaggiato Zanetti per la sua straordinaria carriera in nerazzurro. Sul prato sono scesi in campo tutti i giocatori, con mogli e figli, in compagnia del presidente onorario Massimo Moratti con il figlio Angelomario attuale vicepresidente e con il presidente Erick Thohir. Sui maxischermi di San Siro è stato proiettato un video di un paio di minuti che ha ripercorso le gesta di Zanetti e a seguire lo speaker ha ricordato il palmares e ripetuto più volte il suo nome chiamandolo al centro del terreno di gioco.
Gioia, ma anche tanta commozione anche negli occhi di tanti compagni di squadra di Zanetti con lui in campo. Da brividi l’applauso finale del Meazza. “Grazie a tutti, non sapete come è difficile parlare in questo momento. Una serata fantastica, voglio ringraziare tutti i miei compagni e tutti quelli che in questi anni sono stati al mio fianco in qualsiasi momento”, ha dichiarato Zanetti.
“Sto piangendo dentro per l’amore e l’affetto dei tifosi, è stata una serata indimenticabile”, ha detto successivamente Zanetti, capitano dell’Inter, ai microfoni di Sky Sport dopo la fine della sua carriera come calciatore dell’Inter. “Sono tanti anni che difendo questa maglia, è incredibile la carriera che ho fatto e devo rignraziare la gente e soprattutto la famiglia Moratti”, ha aggiunto.
“Il saluto a Cambiasso? No, non è perchè va via ma perchè volevo salutare uno che ha dato l’anima per questa maglia”. Infine sulla sua decisione di lasciare: “Io credo che la cosa più bella quest’anno era tornare dopo l’infortunio, mi sentivo meglio ed è stato difficile prendere questa decisione. Ho dato tutto e smetto in buone condizioni fisiche e mentali, spero di poter dare una mano in un altro ambito”.
“Emozionato? Sì, grande emozione durante tutta questa settimana, per le tante persone che mi vogliono bene arrivare oggi a San Siro sarà speciale. Sarà dura trattenere l’emozione. Credo che un momento così non si prepari, speriamo sia una grande festa per tutti. Siamo una squadra che ha grande voglia di fare bene”. Così Zanetti ai microfoni dei giornalisti presenti all’interno del ‘Meazza’ prima di Inter-Lazio.
“Quante emozioni? Ultima gara ufficiale si – ha detto il capitano al sito nerazzurro – magari ce ne sarà un’altra per festeggiare. C’è grande emozione che non posso nascondere. Sono passati quasi 20 anni e c’è un legame pieno d’amore nei confronti dei tifosi. E’ talmente forte che nessuno potrà cancellarlo. Prima di tutto però c’è la partita, bisogna fare il massimo per ottenere una vittoria che serve a poter centrare l’Europa League. Io come Facchetti? Adesso non esageriamo… Giacinto è Giacinto. Quello che posso dire è che sarà bellissimo continuare a fare parte di questa famiglia”.
“Sarà una partita difficile e complicata perché credo che la Lazio sia una grande squadra. Stasera sarà una grandissima emozione, è inutile nascondere tutto quello che mi sta succedendo dentro. Ho avuto attestati di stima da inizio settimana e ringrazio tutti quanti per tutto questo. Ora però testa alla Lazio”, conclude Zanetti.
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