Torino, 8 mag. (LaPresse) – “Lo scudetto era un nostro grande obiettivo di inizio stagione. Era difficile ma ci tenevamo tanto: riuscire a vincere una stagione così esaltante con numeri da record, e speriamo di tagliare altri traguardi, da qui alla fine, dà una grande soddisfazione”. Così il difensore della Juventus Giorgio Chiellini si è espresso a proposito del campionato appena vinto (il terzo consecutivo per i bianconeri) in un Google Hangout a cui ha partecipato insieme a quattro tifosi della Juventus, nell’ambito dell’iniziativa della seconda ‘Colazione del Campione’ organizzata da Balocco. “Quando ho capito che lo scudetto era vinto? Siamo stati bravi a non crederlo troppo presto – ha sottolineato il difensore della nazionale – Ce lo avevano assegnato uno o forse due mesi fa, ma sapevamo che la Roma poteva vincerle ancora tutte. Fondamentale forse è stato il passaggio di Genova, con il gol all’ultimo minuto di Pirlo, e forse anche quella di Udine, una delle ultime occasioni in cui i nostri avversari speravano potessimo perdere punti”.

Parlando del momento più bello in questa stagione, Chiellini ha confessato che “è stato la vittoria con la Roma: erano a 5 punti e non avevano mai perso, erano convinti di venire a Torino a fare punti ed è finita invece con un risultato schiacciante. L’abbiamo voluta a tutti i costi – ha sottolineato – La mia gara più importante con la Juve? Se dovessi sceglierne una, direi la vittoria a Madrid nell’anno di Ranieri, quando all’andata e al ritorno abbiamo vinto due volte”. Da ricordare anche il successo contro il Cagliari a Trieste, che ha portato al primo scudetto dell’era Conte “a coronamento di una stagione di imbattuti: neanche i sognatori potevano sperare in un campionato così all’inizio di quella stagione”, ha evidenziato il centrale difensivo. In chiusura una battuta sul Mondiale in Brasile, che Chiellini spera di vivere insieme ai propri compagni di squadra. “Conoscerci aiuta: in campo a volte non hai neanche bisogno di guardare il tuo compagno, sai già dove sono – ha spiegato – Io Andrea e Leo (Pirlo e Bonucci, ndr) ci conosciamo davvero a memoria, può essere vantaggio e un aiuto per Prandelli” in quella che il difensore ha definito “una grande avventura”.

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