Siena, 8 mag. (LaPresse) – I finanzieri di Siena stanno eseguendo nell’ambito di un’operazione denominata ‘Time out’ quattro misure cautelari (arresti domiciliari) a carico di Ferdinando Minucci, già presidente della Mens Sana Basket, della sua principale collaboratrice Olga Finetti, già segretario generale della società sportiva, di Stefano Sammarini e Nicola Lombardini, soci della Essedue Promotion sas e della Brand Management srl per i reati di associazione per delinquere con lo scopo di commettere una serie delitti tributari. E’ stato disposto anche il sequestro preventivo di beni per un totale di circa 14 milioni di euro.

Ammontano a 9 milioni 835mila 479 euro i beni sequestrati a Ferdinando Minucci e Olga Finetti, a 4 milioni 45mila 933 euro per gli altri due arrestati. Le indagini condotte per oltre due anni hanno consentito di ricostruire una serie di alterazioni contabili e di bilancio, fatture false e manipolazioni delle dichiarazioni dei redditi della Mens Sana Basket negli anni dal 2006 al 2012, ad opera del gruppo che aveva nel presidente Minucci il suo ideatore e regista.

La gestione della società sportiva con metodi illeciti ha portato a ingaggiare atleti di fama internazionale pagati anche in nero su conti esteri (consentendo ache a 25 giocatori di sottrarsi alla tassazione dei redditi in Italia), alterare i risultati dei bilanci, produrre riserve di contante per l’arricchimento personale e spese fuori bilancio. Un’altra fase dell’inchiesta ha riguardato l’analisi dei bilanci dal punto di vista civilistico, con l’esame della complessa operazione di cessione del marchio Mens Sana che ha visto la sua supervalutazione in 8 milioni di euro. Tale cessione ha consentito alla società sportiva di alterare i propri bilanci inserendo una plusvalenza straordinaria, anziché contabilizzare il ricorso al credito (Banca MPS) che nella realtà era stato effettuato. Questo dato, unitamente all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per 22,5 milioni di euro, ha alterato e sistematicamente falsificato le poste iscritte a bilancio al fine di far apparire una situazione patrimoniale e finanziaria più florida di quella reale, nonché abbattere le imposte da pagare all’erario. Le fonti di prova acquisite sono state utilizzate anche in campo fiscale mediante la verbalizzazione di recuperi di basi imponibili pari a 27 milioni di euro, a cui si aggiunge l’Iva evasa per 15 milioni di euro, ritenute previdenziali non versate per quasi 3 milioni di euro, redditi non dichiarati dai giocatori di basket per 16 milioni di euro.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: