San Paolo (Brasile), 12 apr. (LaPresse/AP) – L’Atletico Paranaense ha divorziato da Adriano dopo appena quattro partite,infliggendo un duro colpo alle speranze dell’attaccante di essere convocato nella nazionale brasiliana e disputare i Mondiali di quest’anno. Il 32enne giocatore, ex di Inter, Fiorentina, Roma e Parma, era tornato in campo dopo due anni trascorsi fuori a causa di infortuni e problemi extracalcistici, firmando un contratto con l’Atletico che però consentiva al club di cacciarlo in qualsiasi momento in caso di comportamento non professionale. In una dichiarazione, i rossoneri spiegando di aver interrotto il rapporto con Adriano “in comune accordo con il giocatore” a seguito di un incontro a Curitiba. Non specificando però il motivo del divorzio con il giocatore. Secondo i media locali, la causa sarebbe l’assenza dell’attaccante da due sessioni di preparazione di questa settimana.
Altre indiscrezioni parlano di dirigenti del club su tutte le furie dopo aver visto immagini che ritraevano Adriano in discoteca la sera prima di uno dei ‘forfait’ al campo di allenamento. L’Atletico ha comunicato che l’incontro con Adriano era già stata programmato dopo l’eliminazione della squadra nella fase a gironi della Copa Libertadores, quando l’attaccante ha segnato il suo unico gol con la maglia rossonera. Il giocatore ha scritto su Twitter che “il suo obiettivo è stato raggiunto”. “Volevo tornare a giocare e questo è successo”, ha chiarito il brasiliano. “L’esperienza con il club è stata molto gratificante. Ora posso continuare a fare quello che più mi piace fare, giocare a calcio”.
Prima dell’annuncio del divorzio, l’attaccante aveva ribadito di sperare ancora di giocare con la Selecao ai Mondiali di quest’anno. “Auguriamo ad Adriano fortuna per le sue prossime esperienze”, recita le nota dell’Atletico. Il brasiliano era stato cacciato dal Corinthians nel 2012 con l’accusa di non impegnarsi nel percorso di reecupero dopo l’intervento chirurgico al tendine d’Achille. Ha poi firmato per il Flamengo lo stesso anno, ma ancora una volta era stato allontanato senza giocare nemmeno una partita, a causa delle ripetute assenze dagli allemamenti
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