Roma, 7 apr. (LaPresse) – “Adesso si passa ai fatti. Oggi ho firmato una direttiva che verrà inviata ai prefetti e ai questori per rendere operative una serie di decisioni. Il punto fondamentale per noi è garantire la sicurezza negli stadi senza che questa sicurezza tolga nulla alla partecipazione popolare o complichi la vita a chi vuole andare a vedere la partita”. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano commenta così i risultati dell’attività della Task Force sul calcio, istituita presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza per individuare e analizzare nel dettaglio formule nuove e innovative mirate al miglioramento dei livelli di sicurezza negli stadi italiani che sarà completamente operativa a partire dal prossimo campionato.

Nove i settori sui quali interverrà la task force coordinata dal prefetto Vincenzo Panico: facilitazioni nell’acquisto dei biglietti (si potranno comprare anche on line, dagli smart phone, nella formula ‘last second’ e potranno farlo anche i tifosi ospiti nel giorno della gara, eccezion fatta per gli incontri ‘a rischio massimo’), fidelizzazione (con agevolazioni per bambini ed anziani e benefit per le famiglie), stewarding, maggiore segmentazione dei settori degli stadi in modo da individuare i responsabili di eventuali atti di violenza, rapporto con i tifosi (con un referente in ogni società sportiva), misure antirazzismo (con nuove campagne di sensibilizzazione, un monitoraggio costante delle manifestazionie premi per le tifoserie più corrette), lotta alla contraffazione, educazione alla legalità, formazione e comunicazione.

Lo scopo, ha ribadito Alfano, “è trovare il punto di equilibrio tra sicurezza e partecipazione popolare. Ci sono doveri delle società e diritti dei tifosi, il diritto del tifoso è quello di andare a vedere la partita e potersi divertire senza che alcuni scalmanati e gentaglia rovinino la sua festa”. Soddisfatto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. “Siamo di fronte a una rivoluzione culturale – commenta – Non si pensa più alla ‘tessera del tifoso’ per vietare ma per facilitare e per favorire. Ecco perché – è la proposta del numero uno dello sport italiano – non dovremmo chiamarla più tessera del tifoso ma ‘tessera dello sportivo, dello sport'”. Di “lavoro importante, che andrà monitorato” parla il presidente della Figc Giancarlo Abete.

“Dopo anni in cui c’era stata un’inversione di tendenza, quest’anno stiamo vivendo un anno difficile”, ammette ringraziando per “lo sforzo fatto” il ministero dell’Interno. “Credo che sia stato fatto un eccellente lavoro”, rincara la dose il presidente della Lega serie A Maurizio Beretta. “Questa giornata la aspettavano molte persone, tutti quegli appassionati di sport e di calcio che sentivano di dover riattivare un rapporto di fiducia – commenta infine il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi – le scelte oggi non sono certamente un punto di arrivo ma un buon punto di partenza”.

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