Catania, 26 mar. (LaPresse) – Festival di reti al ‘Massimino’, con il Napoli che esce con tre punti preziosi calando il poker ai padroni di casa del Catania. La squadra di Benitez si impone per 4-2 e risponde al successo di ieri della Roma sul Torino, tornando a -6 dai giallorossi. Inoltre, grazie al successo del Milan, la minaccia Fiorentina è ora distante a dieci lunghezze. Partenopei travolgenti nel primo tempo, chiuso con la doppietta di Zapata e i sigilli di Callejon ed Henrique. Gli etnei si svegliano solo nella ripresa: non bastano Monzon e Gyomber per concretizzare una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso. E la classifica per la squadra di Maran, ultima a quota 20, resta preoccupante.
Mini turn over per Benitez: Benitez fa rifiatare Higuain e schiera Zapata. A centrocampo ci sono Jorginho e Dzemaili davanti alla difesa. Maran schiera Keko per lo squalificato Bergessio. Dopo due minuti c’è subito lavoro per Andujar, chiamato a respingere d’istinto il sinistro da distanza ravvicinata di Insigne. Altro pericolo per il Catania poco dopo con una gran punizione di Dzemaili dai 25 metri, il portiere degli etnei respinge di pugno. Il grande sforzo dei partenopei si traduce nel vantaggio, al 16′: Callejon mette al centro per il sinistro vincente di Zapata. La replica degli etnei è nella traversa colpita pochi minuti dopo da Keko con Barrientos che in acrobazia fallisce il tap in. IL raddoppio del Napoli non si fa attendere: Insigne lancia in profondità per Callejon, Andujar e Legrottaglie si scontrano e per lo spagnolo è un gioco da ragazzi insaccare (24′). La fortuna non è dalla parte della squadra di Maran che centra un nuovo legno con Barrientos, su suggerimento di Lodi. Azzurri insaziabili, ancora lo scatenato Callejon sfiora il terzo gol di destro. Il tris però si concretizza poco prima dell’intervallo e la firma è di Henrique: l’ex Palmeiras stoppa e da posizione defilata scarica un piatto destro che non lascia scampo ad Andujar (40′). Catania alle corde, il Napoli può permettersi anche di dilagare ancora con Zapata, che due minuti dopo, sugli sviluppi di un contropiede viene servito da Callejon e batte il portiere di casa. 0-4 e gara virtualmente chiusa.
Nella ripresa Maran si gioca il tutto per tutto con due cambi: Plasil e Petkovic per Rinaudo e Legrottaglie. L’inizio per gli etnei è confortante: prima Keko impegna Reina di sinistro, con palla che termina in angolo. Poi è Monzon ad accorciare le distanze sfruttando la respinta di Reina sulla conclusione di Plasil (7′). Il gol scuote la formazione di Benitez, che si rimette a macinare gioco. Il tecnico spagnolo inserisce forze fresche con Albiol e Radosevic: fuori Henrique e Hamsik. Ma è ancora il Catania ad andare a segno su angolo, con lo slovacco Gyomber che lasciato in piena solitudine dalla difesa partenopea può staccare di testa e alimentare le illusioni etnee (31′). I padroni di casa ora ci credono, Benitez si affida ad Higuain richiamando Zapata. L’ultimo tentativo è di Lodi, con un gran sinistro dal limite dell’area che trova Reina attento. Ma non c’è più tempo.
CATANIA-NAPOLI 2-4
Marcatori: 16′ e 43′ Zapata (N), 25′ Callejon (N), 40′ Henrique (N), 7′ st Monzon (C), 30′ st Gyomber (C).
Catania: Andujar; Gyomber, Legrottaglie (1′ st Petkovic), Bellusci; Peruzzi (38′ st Fedato), Izco, Lodi, Rinaudo (1′ st Plasil), Monzon; Keko, Barrientos. A disp. Ficara, Alvarez, Capuano, Biraghi, Leto, Boateng. All. Maran.
Napoli: Reina; Henrique (14′ st Albiol), Fernandez, Britos, Reveillere; Dzemaili, Jorginho; Callejon, Hamsik (21′ st Radosevic), Insigne; Zapata (34′ st Higuain). A disp. Doblas, Colombo, Inler, Bariti, Pandev. All. Benitez.
Arbitro: Massa.
Note. Ammoniti: Keko (C).
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata