Roma, 26 mar. (LaPresse) – La grande attesa è terminata. Nella sala della Promoteca in Campidoglio, gremita in ogni ordine di posto, la Roma ha svelato il progetto del suo nuovo stadio. Un impianto avveniristico da 52.500 posti, espandibile fino a 60.000 in occasione di partire internazionali ed eventi speciali, che verrà finanziato totalmente in maniera privata e costruito nell’area di Tor di Valle. Il sogno è di vederlo inaugurato per la stagione sportiva 2016/2017. Il costo si aggira attorno ai 300 milioni di euro mentre, unendo anche i costi delle infrastrutture necessarie, l’intero esborso arriverà al miliardo di euro. “Lo Stadio Olimpico è stato una grande casa per la Roma ma ha fatto il suo tempo – spiega – il presidente James Pallotta – Credo che tifosi e la città abbiano bisogno di uno stadio nuovo dove i tifosi possano stare a ridosso del terreno di gioco. Per arrivare ad essere fra le più grandi società del mondo è necessario”. Secondo il numero uno del club giallorosso: “questo progetto creerà molti posti di lavoro . Non solo per la fase di costruzione che speriamo duri due anni ma anche per l’indotto”.

Il complesso prevede due campi regolamentari, un campo di piccole dimensioni, palestre e strutture di riabilitazione fisica. Inoltre ci saranno strutture per l’intrattenimento, negozi e ristoranti per gli abitanti di Roma disponibili tutto l’anno. “E’ una giornata importante per la Roma e per Roma, un progetto molto importante per la città e per il Paese – argomenta il sindaco Ignazio Marino – Saremo la prima città che farà uno stadio con la nuova legge sugli impianti che condividiamo perché va nella direzione della sburocratizzazione. Come Comune di Roma eserciteremo la sorveglianza che ci spetta, valuteremo il progetto nel tempo di 90 giorni da quando ci verrà consegnato come la legge prescrive”. “Vogliamo che questo progetto dimostri che a Roma si sta cambiando veramente pagina, che un’opera così importante si può realizzare in un tempo relativamente breve e che l’amministrazione accoglie le sfide e gli impegni portandoli a termine nei tempi indicati – aggiunge ancora Marino – spero che Totti e compagni ci possano giocare già a partire dalla stagione 2016-2017. L’inquilino del Campidoglio, in merito al discorso relativo alle infrastrutture, specifica che “lo stadio non sarà aperto se non ci saranno le infrastrutture che abbiamo richiesto”.

d occuparsi dei lavori sarà la Parsitalia di Luca Parnasi: “Roma deve tornare ad avere quel ruolo di Capitale del mondo che merita”, dice ipotizzando un inizio dei lavoro entro la fine del 2014. A spiegare il progetto ci pensa invece il suo ideatore, l’architetto Dan Meis: “Abbiamo pensato ad uno stadio prettamente di calcio, che possa rifarsi al monumento simbolo di questa città, il Colosseo riproponendo la sua gloria e la sua potenza – dice – Vogliamo sviluppare secondo questi criteri uno stadio a ridosso del campo, a differenza dell’Olimpico”. Meis racconta come “il nuovo stadio della Roma sarà a misura di famiglia. Vogliamo renderlo un’oasi felice per i tifosi”. Riguardo ai particolari l’impianto sorgerà a un livello superiore rispetto al piano stradale, ed un muro esterno che richiama il profilo del Colosseo. All’interno è previsto invece un grande monitor sospeso, visibile a 360 gradi. La Curva Sud, cuore pulsante del tifo, ospiterà circa 14 mila tifosi e sarà molto ripida. Per ‘caricare’ la folla è prevista una pedana ascensore che dagli spogliatoi porterà i giocatori sul campo per il riscaldamento direttamente sotto lo spicchio dei tifosi più caldi. Per quanto riguarda i costi dei biglietti e degli abbonamenti il Ceo, Italo Zanzi, non parla di prezzi ma specifica che “la priorità andrà dati agli attuali abbonati”.

Una serie di opere davvero notevole da costruire che non spaventano comunque il presidente Pallotta: “Burocrazia italiana? Sono cresciuto a Boston, Roma non mi spaventa. Se saremo trasparenti, come fatto sinora, non ci saranno problemi”, dice. Per quanto riguarda le sponsorizzazioni la Nike, nuovo partner della Roma a partire dalla prossima stagione, metterà nel complesso un suo megastore mentre resta ancora da definire il nome che, per ora, resta ‘Stadio della Roma’. “E’ importante per il lancio e la pubblicità. Siamo in contatto con diversi marchi e stiamo cercando il miglior partner”, conclude Pallotta.

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