Torino, 26 mar. (LaPresse) – “Sono rimasto particolarmente colpito dalla proposta, mi inorgoglisce perchè mi hanno proposto un contratto prima dei risultati. Abbiamo un appuntamento importante fra qualche mese, la Federazione ha pensato di propormi un contratto. L’ho accettato, dobbiamo ancora parlare dei partcollari ma c’è”. Così Cesare Prandelli parla del suo contratto rinnovato con la Figc ai microfoni di RaiSport. Capitolo Mondiali, il grande appuntamente che aspetta il ct e i suoi azzurri questa estate: “Noi andremo a fare qualcosa di importantr, quello che abiamo fatto c’è ma non dobbiamo accontentarci perchè la nazionale italiana può fare ancora meglio”. Sui motivi che hanno spinto Prandelli a restare in azzurro, nonostante le tante proposte da vari club anche esteri. “Ho deciso di restare perchè sarei stato in difficoltà nel progettare una squadra quando c’è un Mondiale da preparare. Il Mondiale in Brasile è un sogno per tutti e non avrei avuto le forze per fare le due cose”.

Un Prandelli che sta già lavorando alla preparazione e agli accorgimenti per arrivare in forma in Brasile: “Arriveremo stanchi da un campionato come tutte le nazionali, starà a noi cercare di rimotivare e rimettere le energie giuste perchè troveremo grandissime difficoltà. Quindi bisognerà lavorare bene in Italia per essere pronti in Brasile”. Molto importante per il ct sarà “l’esperienza in Confederations dello scorso anno. Ci ha insegnato che dobbiamo arrivare fisicamente preparati, 23 atleti con capacità di recuperare partita dopo partita e con i serbatoi pieni senza pensare di recuperare i giocatori”. Per il ct azzurro le favorite saranno “Brasile, Spagna, Germania e Argenina, ma noi faremo il nostro”. Capitolo convocazioni, si parte da un possibile ritorni di Totti e Cassano: “Sono due grandissimi professionisti, ma anche i giovani stanno facendo bene. Ieri sera ne ho visti alcuni che hanno osato e questo mi fa sperare per il futuro. Non ho mai chiuso la porta a nessuno: faremo delle scelte, valuteremo le condizioni fisiche”. Infine su Balotelli. “Mario deve ascoltare Clarence (Seedorf, ndr), il suo allenatore che può fargli uscire tutto. Non deve avere paura delle proprie emozioni”, conclude Prandelli.

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