Torino, 17 mar. (LaPresse) – Un lampo di Higuain sorprende il Torino nel finale del posticipo dell’Olimpico e il Napoli, con un mix di buona sorte e cinismo, risolve una partita in cui ha rischiato seriamente di affondare. Se tra Genoa e Juventus era stato un tocco d’autore di Pirlo a regalare in extremis i tre punti ai bianconeri, stavolta è il ‘Pepita’ a firmare un successo che in campo gli azzurri ben poco hanno fatto per meritare. Il Napoli subisce a lungo le iniziative del Toro, che però ha sulla coscienza alcune ottime occasioni non sfruttate a dovere. E la crisi di risultati dei granata, al quarto ko consecutivo, prosegue. Può invece sorridere Benitez che incassa tre punti d’oro lungo la corsa al secondo posto agganciando provvisoriamente la Roma. Vista la squadra di stasera, però, lo spagnolo non può dormire sonni tranquilli in vista del ritorno degli ottavi di Europa League contro il Porto, dove il Napoli sarà chiamato a ribaltare la sconfitta dell’andata.

A sorpresa Ventura lascia inizialmente in panca Cerci e Immobile affidando l’attacco al tandem Barreto-Meggiorini. Sul fronte azzurro nessuna novità con il tridente formato da Callejon, Hamsik e Mertens a supporto dell’unica punta Higuain. Primo tempo avaro di vere emozioni. Parte bene il Napoli, che prova a mettere subito il piede sull’acceleratore. Il Toro però prende rapidamente le misure ai campani e si riserva di affondare in contropiede. Ne emerge una prima parte di gara sostanzialmente equilibrata. La prima vera iniziativa è targata granata, con una conclusione di Meggiorini che impegna Reina. Raul Albiol poi perfeziona il disimpegno. Gradualmente la squadra di Ventura cresce e prende in mano l’iniziativa. Con Higuain ben controllato dalla retroguardia torinista ci pensa Callejon, servito da Jorginho, a tentare la conclusione da posizione defilata. La palla si spegne sul fondo. Poco dopo fiammata granata con Bovo che centra l’incrocio dei pali con una gran destro dai 25 metri. Grosso spavento per il Napoli, che però non riesce ad imbastire una vera reazione, faticando terribilmente ad arrivare in area avversaria. Anche perché il Toro, pure senza creare ulteriori pericoli, resta pungente in velocità.

Bisogna arrivare alla ripresa per vedere il primo tiro in porta del Napoli ed è Higuain ad impegnare Padelli, che respinge con i pugni. Ma la squadra più pericolosa resta il Toro, che raddoppia il conto dei pali con Meggiorini che, innescato da Barreto, vede respinta così il suo tiro di prima intenzione. Poi tocca a Reina salvare i partenopei alzando sulla traversa la gran conclusione di Darmian. La squadra di Benitez insiste in un possesso palla senza idee, Ventura sente che il momento è buono e getta nella mischia Immobile. La prima iniziativa dell’attaccante è un destro dai 20 metri che si spegne sul fondo. Pochi minuti dopo è ancora lui a seminare il panico nella metà campo partenopea superando in velocità prima Jorginho, poi Fernandez: Reina vigile. Clamorosa, invece, l’occasione mancata da Insigne intorno alla mezz’ora: Kurtic ruba palla a Behrami sulla destra e dal fondo serve un assist al bacio per l’attaccante che, però, spreca tutto sparando alle stelle. Benitez prova a rivitalizzare un attacco fino a questo momento sterile con Insigne. Avvicinandosi alla parte finale, gli azzurri provano a spingere di più. Sembra che ormai il risultato debba rimanere inchiodato sullo 0-0, invece all’ultima occasione Higuain trova la giocata vincente. Sul lancio di Hamsik, l’argentino si invola liberandosi della marcatura di Glik e batte Padelli per il vantaggio partenopeo. I granata protestano per un presunto intervento falloso dell’attaccante, ma ormai è fatta. E Benitez incassa una vittoria cui non credeva forse nemmeno più lui.

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