Dall’inviato Andrea Capello
Sochi (Russia), 18 feb. (LaPresse) – Seconda delusione e conseguente infortunio per l’Italia dello snowboardcross ai Giochi Olimpici di Sochi. Se nel femminile si sperava in Michela Moioli, caduta in finale con tanto di rottura del legamento crociato del ginocchio, in campo maschile non è andata meglio ad Omar Visintin. Il leader della coppa del mondo è stato coinvolto in una caduta tanto spettacolare quanto pericolosa nel corso della semifinale. Visintin è stato toccato sulla coda della tavola dall’austriaco Hanno Douchan, poi squalificato, proprio nella fase di preparazione di un salto e ha perso così l’equilibrio finendo pesantemente sulla neve.
Dopo attimi di apprensione la Tac ha escluso problemi gravi (l’altoatesino ha anche battuto la testa, ndr) mettendo però in risalto una sospetta piccola infrazione dell’angolo posteriore inferiore dell’acetabolo dell’anca destra. In finale per i colori azzurri ci è entrato in maniera rocambolesca Luca Matteotti. Il valdostano, che nei quarti e in semifinale ha approfittato di due squalifiche per passare il turno, è pero caduto da solo commettendo un errore e terminando al sesto posto. Fuori nei quarti Tommaso Leoni, non partito Emanuel Perathoner, condizionato dalla frattura al polso riportata in allenamento.
Il rimpianto più grosso resta comunque quello legato a Visintin che, prima della caduta, aveva dimostrato di avere tutte le carte in regola per giocarsi una medaglia. La ‘Dea Bendata’ insomma non ha sorriso ai ragazzi dello snowboard-cross, come confermato dal direttore tecnico Cesare Pisoni. “Ci abbiamo provato, avremmo meritato maggiore fortuna – dice – Purtroppo Visintin è caduto in semifinale e sono convinto che in queste condizioni avrebbe potuto andare forte nella big final mentre Matteotti ha dimostrato di essere all’altezza dei migliori, purtroppo lui soffre queste condizioni di gara perchè è più leggerino rispetto ad altri”. Da domani si torna a sperare con il gigante dove Fischnaller e March possono giocarsi le loro carte.
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