Udine, 8 feb. (LaPresse) – “Abbiamo fatto passi avanti, è innegabile, un mese fa avremmo terminato il primo tempo in svantaggio di in gol. Abbiamo conquistato due vittorie importanti in campionato ma mancano ancora chilometri al nostro obiettivo”. Così il tecnico dell’Udinese Francesco Guidolin commenta il successo ottenuto con il Chievo Verona, il terzo consecutivo tra campionato e Coppa Italia. “Non è stato semplice venire a capo di questo incontro. Il passivo è troppo pesante per i ragazzi di Corini – ha ammesso l’allenatore dei friulani – Sapevamo che avremmo fatto fatica perché il Chievo ha fatto tremare squadre più complete della nostra. Nel secondo tempo abbiamo aumentato i giri del motore e, dopo il gioiello di Totò, tutto è stato più facile”, ha ammesso.

A chi gli chiede se la sua squadra si sia ritrovata, Guidolin risponde “spero di sì noi dobbiamo continuare nel solco della strada tracciata da tre anni e mezzo. Mi auguro che la squadra insista e che i ragazzi vogliano migliorare la classifica – auspica l’allenatore dell’Udinese – Da adesso ricominciamo a pensare al nostro sogno, alla Coppa Italia. Dovremo giocarcela alla morte, questo è fuori discussione. Totò sta ripensando al ritiro? Mi auguro di sì, vorrei che ambisse al traguardo dei 200 centri in Serie A”. Determinanti per il successo l’ingresso in campo di Pereyra e Fernandes. “Ho deciso di dosare le forze dell’argentino che solitamente soffre la terza partita ravvicinata. Il portoghese gioca sempre con grande personalità, si è ritagliato il suo spazio con merito – ha sottolineato – Il debutto di Yebda? L’algerino ha esperienza da vendere, può fornire un gran contributo alla squadra”, ha concluso.

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