Milano, 30 gen. (LaPresse) – “Le lacrime di Hernanes? Ci sono giocatori freddi, altri più sentimentali. Lui so da sempre che è un ragazzo d’oro a livello umano”. Walter Mazzarri, in una lunga intervista negli studi di Sky Sport 24 per presentare la sua autobiografia ‘Il meglio deve ancora venire’, ha parlato del centrocampista della Lazio, vicino all’Inter, che è scoppiato a piangere di fronte ai suoi probabili ex tifosi. Il tecnico ha svelato poi un retroscena legato proprio a un suo pianto. “Dopo l’ultima gara a Napoli avevo deciso di annunciare ai miei ragazzi che sarei andato via ufficialmente – ha raccontato – Loro hanno scritto sulla lavagnetta un messaggio, a me è venuto un nodo alla gola e non ce l’ho fatta”. Passando alla sua nuova avventura in nerazzurro, l’allenatore livornese ha rivelato che il cambio di proprietà “è stata una difficoltà in più, una sfida più grande e difficile da affrontare”. Per il presidente Erick Thohir ci sono belle parole. “Ho avuto una bella impressione, la sensazione è che sia una persona entusiasta – ha sottolineato – che ha voglia di fare e di lavorare. Chiaro che facendo questo mestiere mi è piaciuto che abbia detto di apprezzare il mio gioco, il mio lavoro. Non posso che parlarne bene”.

Mazzarri ha cercato poi di difendersi dalla nomea di ‘burbero’ e ‘piangina’. “Me lo attribuiscono gli avversari – ha sottolineato – Mai dai tifosi delle varie squadre dove ho allenato, molti sono approssimativi, vedono solo ciò che conviene vedere, di solito sono quelli che non sono dalla tua parte. Le strette di mano con i miei colleghi? Io non curo queste cose, non vedo niente prima delle partite se non la squadra a cui devo dare gli ultimi imput. Quello che c’è intorno non esiste, poi con l’esperienza ci ho fatto caso, ed è giusto così. Dare una mano è una cortesia”. Mazzarri non ha parlato della sfida con la Juve di domenica, ma a chi gli dice di non valorizzare i giovani, Mazzarri spiega “dei due scudetti della Juve quanti ragazzi hanno partecipato?”, si chiede l’allenatore dell’Inter. “Pogba? Ha iniziato a giocare titolare quest’anno in un gruppo formidabile allenato da un grande tecnico. E’ questo il processo di crescita, come ho fatto io con Insigne, che arrivava dal Pescara”.

Sul mercato l’allenatore livornese non si sbilancia, ma è soddisfatto dell’arrivo di D’Ambrosio. “Mi sono piaciute le sue motivazioni, altre squadre avevano fatto offerte importnati – ha spiegato Mazzarri – Ma il ragazzo si era messo in testa di venire all’Inter, ho saputo che lo stimolava essere allenato da me, pensava gli potessi dare qualcosa”. In chiusura, una battuta sui giovani Kovacic e Icardi. “Viene da un campionato diverso, ha delle belle doti – ha ammesso – Lo porti in una squadra che finora era abituata a pensare allo scudetto, non puoi dargli una responsabilità totale, a volta fa bene, altre peggio. Non deve sentire la responsabilità sennò lo bruciamo. Icardi? Cerchiamo di aiutarlo, ho detto anche a lui di prendere esempio da quei ragazzi che hanno vinto tutto, di farsi consigliare da loro su come condurre la sua vita”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: , ,