Roma, 27 gen. (LaPresse) – La carica dei 113. Sono gli atleti italiani che parteciperanno all’imminente XXII edizione dei Giochi Olimpici Invernali, in programma a Sochi, in Russia, dal 7 al 23 febbraio. La formazione definitiva è stata resa nota in mattinata dal Coni. L’obiettivo per il comitato olimpico, con il presidente Giovanni Malagò al debutto da numero uno dello sport italiano in un’Olimpiade, è quello di fare meglio dell’ultima edizione di Vancouver dove l’Italia concluse con il magro bottino di cinque medaglie (1-1-3). L’Italia Team in Russia sarà quindi composto da 113 atleti. Al suo interno maggioranza della rappresentativa maschile, 69 atleti contro i 44 della femminile. La Fisi manderà in Russia 86 suoi rappresentanti, 27 invece saranno gli Azzurri in gara negli sport del ghiaccio. Per tutti il vanto di esserci e la determinazione di voler onorare l’impegno con tutte le forze.

SCI ALPINO: A Vancouver arrivò il grande oro in slalom di Razzoli ma ora la situazione è cambiata. Se il campione olimpico in carica giunge alla difesa del titolo da ‘ripescato’ dopo una stagione deludente le speranze sono altre. I migliori in casa Italia fra i pali stretti sono quelli di Manfred Moelgg e Patrick Thaler, dalla lora parte la costanza di rendimento. In gigante, fuori Max Blardone, i nomi nuovi sono quelli di Roberto Nani e Luca De Aliprandini. Per gli ‘uomini jet’, invece, al momento la carta più sicura sembra essere Christof Innerhofer.

Dominik Paris, infatti, ha iniziato la stagione da campione ma dopo l’infortunio della Val Gardena sta faticando a tornare in condizione.

Resta fuori Matteo Marsaglia. Capitolo femminile: L’esperienza di Denise Karbon e la classe di Federica Brignone le ineriscono nella lista delle ‘outsider’ per il gigante nela velocità invece occhi puntati sulle sorelle Fanchini. Restano a casa Manuela Moelgg e l’infortunata Sofia Goggia. SCI NORDICO: Dopo il trionfo di Giorgio Di Centa a Torino e l’argento di Pietro Piller Cottrer a Vancouver la specialità vive un periodo di transizione, specie in campo femmminile. Tra gli uomini, invece, ci si aggrappa allo sprint con Federico Pellegrino e David Hofer.

SNOWBOARD e FREESTYLE: Roland Fischnaller ed Omar Visintin. Sono i due nomi di spicco della pattuglia azzurra. Da una parte il veterano Fischnaller, alla quarta Olimpiade, proverà finalmente a prendersi una medaglia in slalom o nel gigante parallelo. Dall’altra lo specialista dello snowboard cross, classe 1989, che in questa stagione ha dimostrato di essere pronto a spiccare il volo. Nello sci freestyle, infine, il nome da seguire è quello di Deborah Scanzio. BIATHLON: Le possibilità di medaglia sono tutte legate ad un eventuale exploit delle staffette. Nell’individuale le chance maggiori sono di Lukas Hofer e Dorothea Wierer. SALTO E COMBINATA NORDICA: Alessandro Pittin a Vancouver seppe agguantare uno storico bronzo per la combinata nordica italiana ma da allora, complici gli infortuni, la situazione si è complicata. Una piccola chance potrebbe esserci in staffetta. Poche le speranze per il salto dove l’unica papabile a piazzare l’acuto è Elena Runggaldier.

SLITTINO: Portabandiera azzurro e protagonista di una stagione convincente a 40 anni. Armin Zoeggeler, alla sesta Olimpiade, è ancora pronto a stupire il mondo come un vero e proprio ‘iron men’. Alle sue spalle cresce fortissimo il ‘delfino’ Dominik Fischnaller, capace anche di scalare le gerarchie in giornata di grazia. A Vancouver quattro anni fa Zoeggeler giunse terzo. Possibilità pure per la staffetta.

BOB E SKELETON: In Russia per onorare l’impegno dando il massimo. Simone Bertazzo, il pilota del bob azzurro, così come Maurizio Oioli nello skeleton non hanno oggettive chance di medaglia.

PATTINAGGIO DI FIGURA: Carolina Kostner ha l’ultima grande occasione della vita per regalarsi una medaglia olimpica. La concorrenza però è fitta e molto competitiva. Anna Cappellini e Luca Lanotte, reduci dal trionfo agli Europei, possono far rivivere nella danza i tempi di Fusar Poli-Margaglio.

PATTINAGGIO DI VELOCITA’: Torino 2006 ed i trionfi di Enrico Fabris sono lontani anni luce. Si punta a ricostruire per dare nuova linfa al movimento. Mirko Lenzi il più accreditato. SHORT TRACK: Bronzo a Torino nel 2006 ed a Vancouver nel 2010 nessun risultato sembra essere precluso ad Arianna Fontana. L’unica donna capace di dare fastidio alle dominatrici asiatiche. Potrebbe essere da medaglia pure la staffetta.

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