Milano, 16 gen. (LaPresse) – Clarence Seedorf è ufficialmente l’allenatore del Milan. La società comunica che il neo tecnico olandese “ha firmato il contratto fino al 30 Giugno 2016”. Con una foto pubblicata su Twitter, il Milan ha mostrato al Mondo il momento della firma sul contratto di Seedorf con Adriano Galliani.

Seedorf è entrato nella nuova sede del Milan intorno alle 11.50. Abbracci e saluti con il personale e le segreterie. Subito dopo, è iniziato l’incontro con Galliani per la firma sul contratto che lo legherà al club rossonero. L’olandese si è poi recato a Milanello per dirigere il primo allenamento da nuovo allenatore del Milan. Seedorf ha lasciato la sede del Milan alle 12.30 in compagna di Galliani. Il dirigente rossonero e il neo allenatore stanno raggiungendo il Centro sportivo rossonero di Milanello, a bordo dell’auto di Galliani stesso.

Al suo arrivo a Milanello Seedorf è stato accolto nella Club House da Antore Peloso, direttore del centro sportivo e poi via via tutti i giocatori. Il primo è stato Daniele Bonera, suo ex compagno di squadra. Ha battuto il cinque a Poli e De sciglio, ha abbracciato Montolivo e scambiato due chiacchiere con Honda. Nella zona del bar ha incrociato anche Giampaolo Pazzini e subito dopo il pranzo con Adriano Galliani, lo staff tecnico e la manager di Carence, Deborah Martin.

GALLIANI – “Clarence sarà un grande allenatore perché è stato un grande giocatore”. Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, garantisce sul valore di Seedorf che da oggi siede sulla panchina rossonera. “L’ho appena visto, è carico per questa nuova avventura”, ha spiegato il dirigente a margine dell’evento ‘All Star Night’, organizzato da ‘La Gazzetta dello sport’. “Se abbiamo parlato di mercato? No”, ha chiarito Galliani. “E se anche lo avessimo fatto, non ve lo rivelerei”. In quanto ad Inzaghi, indicato come possibile sostituto di Allegri prima dell’arrivo di Seedorf, “deve continuare a lavorare come adesso, sta facendo benissimo. Anche lui diventerà un grande allenatore”, ha spiegato l’ad.

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