Detroit (Michigan, Usa), 6 gen. (LaPresse) – Una vittoria e una sconfitta per i due italiani impegnati nella notte Nba. Vincono i Nerw York Knicks di Andrea Bargnani, perdono malamente in casa i Detroit Pistons di Gigi Datome. Di stampo diverso anche le prestazioni dei due giocatori italiani. Il Mago Bargnani segna 13 punti, con 6 rimbalzi e 6/12 al tiro in 26 minuti nel successo dei Knicks in casa dei Dallas Mavericks 92-80. Carmelo Anthony segna 15 dei suoi 19 punti finali nel primo quarto in una gara dominata da New York. Non bastano ai Mavs i 18 punti e 9 rimbalzi di Dirk Nowitzki ad evitare la quarta sconfitta casalinga consecutiva. Gioca appena 5′ Gigi Datome nella netta sconfitta interna dei Detroit Pistons contro i Memphis Grizzlies 112-84. Per l’ex ala di Roma 0 punti con 0/1 al tiro per una prestazione che non lascia il segno. Non bastano ai Pistons i 19 punti di Greg Monroe, Memphis trascinata alla vittoria dal carrer high di Jon Leuer con 23 punti e dal solito Zach Randolph con 16 punti e 16 rimbalzi. Quarto ko di fila per i Pistons, quindo consecutivo tra le mura amiche.
Non perdono colpo le tre big impegnate nella notte. Gli Indiana Pacers si confermano miglior squadra della intera Lega con la vittoria 82-78 ai danni dei Cleveland Cavs con 16 punti di Paul George, dall’altra parte 21 punti di Dion Waiters. Tutto facile anche per i Miami Heat, che superano 102-97 i Toronto Raptors con 30 punti di LeBron James e 17 di Michael Beasley proveniente dalla panchina. In doppia cifra anche Dwyane Wade con 14 punti, mentre per Toronto da segnalare i 26 punti di DeMar DeRozan. E’ una autentica passeggiata quella degli Oklahoma City Thunder contro i Boston Celtics, 119-96 con 27 punti di Reggie Jackson e 21, 7 rimbalzi e 8 assist di Kevin Durant. Jeff Green e Avery Bradley chiudono con 19 punti per Boston. Nelle ultime due gare, infine, vittorie dei Denver Nuggets per 137-115 sui Los Angeles Lakers con 20 punti e 12 assist di Ty Lawson e dei Golden State Warriors contro i Washington Wizards 112-96 con 26 punti di Klay Thompson.
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