Torino, 28 dic. (LaPresse) – “In Italia ci sono 60 milioni di commissari tecnici. Se sbaglierò una formazione, mi salteranno addosso. Se andrà bene, saliranno tutti sul carro: nessun problema, accoglierò chiunque, al massimo ci stringeremo un po’”. . Lo ha detto Cesare Prandelli, ct della Nazionale, in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi. A sei mesi dal Mondiale il tecnico azzurro è consapevole di quello che lo aspetta e per questo ci scherza sopra, raccontando un aneddoto: “Quando diventai commissario tecnico un amico mi disse: ‘Lo sai che c.t. vuol dire caài tuoi?’ Aveva ragione”.
Prandelli analizza poi a mente fredda il ‘girone della morte’ con Uruguay, Italia, Inghilterra e Costa Rica. “Paura? No, ma resta un gruppo molto difficile, con tre nazionali campioni del mondo”. Quindi alla fatidica domanda se l’Italia può vincere il Mondiale, il ct risponde: “Brasile, Argentina, Germania e Spagna sono le nazionali favorite. Dietro ci sono sei-sette squadre, tra le quali l’Italia. Leviamoci dalla testa l’idea che siamo i più forti, i più belli e i più bravi. Non lo siamo. Non siamo più i migliori, ma possiamo battere i migliori, a patto che ci si comporti in un certo modo, con spirito di gruppo”. “Il mio futuro? A marzo incontrerò il presidente Abete e parleremo di quel che sarà. Ho detto che quattro anni sono il tempo giusto per un ct e lo confermo, ma di deciso non c’è nulla”, ha detto Prandelli. “Milan o Tottenham? Per il momento non ho ricevuto telefonate per contatti o proposte”, ha ribadito il tecnico azzurro.
Prandelli non si sbilancia su una eventuale richiesta ai club di avere i giocatori a disposizione per uno stage. “Non chiedo niente – replica – se non un giorno e mezzo ad aprile per i test fisico-medici. Prometto che non ci saranno allenamenti. Un giorno e mezzo, non un’ora di più”. Sulle convocazioni, il ct ribadisce: “Quelle più importanti le farò ad aprile quando chiamerò a Coverciano 33-35 giocatori per i test”. Una cosa è certa, l’Italia di Prandelli punterà sulla coppia Rossi-Balotelli. “Rossi si integra molto bene con chiunque – spiega il ct – sa dialogare con i compagni. Balotelli ha giocato le migliori partite con una seconda punta a fianco. Deve essere più forte di ogni provocazione, i grandi giocatori si vedono ai Mondiali. Mario avrà la preziosa occasione di dimostrarsi quello che è, un campione”.
Ma il ct azzurro ha parlato anche di altro. “Per il Pallone d’Oro ho votato primo Pirlo, secondo Cristiano Ronaldo, terzo Messi”, ha detto Prandelli. “Pirlo ha la capacità di saper leggere ogni situazione nel modo migliore, è un concentrato di personalità e tecnica”, ha aggiunto il ct azzurro. “Per Gattuso metterei la mano sul fuoco. Sono convinto che Rino non c’entri niente”, ha ribadito Prandelli a proposito del coinvolgimento dell’ex centrocampista del Milan e della Nazionale nell’inchiesta sul calcioscommesse. “In generale, però, dico che siamo un Paese vecchio, che fatica a rinnovarsi – prosegue il tecnico azzurro – e certi scandali che si ripetono lo dimostrano. I giocatori sono pagati bene, non hanno bisogno di arrotondare: chi ha sbagliato deve pagare”. Capitolo campionato. “Juve-Roma? Juve favorita per la partita in sé e per lo scudetto, perché ha una mostruosa continuità di rendimento. La Roma di Garcia però mi piace parecchio, è molto solida. Sarà una sfida divertente, a patto di abbassare i toni”, ha detto Prandelli. Infine per il ct azzurro “Papa Francesco è l’uomo dell’anno. E qui riadatto la frase di Garcia: ha rimesso la Chiesa al centro di tutto”.
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