Prandelli lancia Barbara Berlusconi: E’ un ottimo manager, farà bene al Milan. Totti al Mondiale? Vedremo

Prandelli lancia Barbara Berlusconi: E’ un ottimo manager, farà bene al Milan. Totti al Mondiale? Vedremo

Roma, 14 dic. (LaPresse) – “Mi piace la testardaggine, il suo voler insistere sul 4-2-3-1, a dispetto delle critiche. Quando un allenatore lo definiscono testardo avrà valutato attentamente i particolari dei giocatori, se va avanti è perchè è convinto di poter estrarre ancora qualità in questa squadra, penso lo stia dimostrando. È un grande allenatore e, a livello europeo, il Napoli ha giocato un gran calcio”. Così Cesare Prandelli intervistato a Dribbling, sulla Rai, elogia l’allenatore del Napoli Rafa Benitez nonostante l’eliminazione dalla Champions League. Il ct della nazionale è come sempre ecumenico e vede di buon grado anche il nuovo corso del Milan con Barbara Berlusconi al fianco di Adriano Galliani: “Ci sono momenti in cui i giovani devono trovare spazio se hanno qualità manageriali e valore. Anzi, penso siano imprescindibili, perchè riescono a cogliere aspetti, anche tecnici, che ad altri magari sfuggono. Barbara, poi, non è soltanto una rappresentante della famiglia Berlusconi ma ha già dimostrato di avere grandi capacità manageriali”.

Prandelli traccia poi una sorta di parallelo tra Gianni Agnelli e Silvio Berlusconi, avendo conosciuto entrambi nel corso della sua carriera: “Agnelli speva sempre quello che si stava facendo, era un grande provocatore, amava fare domande-trabocchetto per arrivare alla verità. Aveva un grande senso dello humour, era un uomo di grandissimo spessore. Berlusconi l’ho sentito al telefono un paio di volte, ha capacita formidabili. Una volta l’ho incontrato a San Siro e mi ha dato la sensazione di una persona che riesce a gestire tutto nello stesso momento”. Con Prandelli, infine, non si può non parlare della Roma di Garcia e delle possibilità di vedere Totti al Mondiale. “Garcia è incredibile come una persona sola sia riuscita a cambiare tutto. Un allenatore straniero, per giunta, sia riuscito a staccare il campo dalle vicende societarie, a isolare la squadra, tenendola concentrata sull’evento. Sa gestire l’aspetto psicologico, che a Roma è basilare, e l’aspetto tecnico. E poi ha fatto ricredere molti sulla valutazione di alcuni giocatori, tipo Gervinho o Castan. Totti al Mondiale? Facciamolo recuperare con calma, non mettiamogli pressione, poi valuteremo. Cassano? Sta giocando discretamente bene. Vedremo da qui a maggio”.

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