Parigi (Francia), 23 ott. (LaPresse/AP) – Il Tour de France 2014 farà gola a molti scalatori: la Grand Boucle del prossimo anno infatti presenterà diverse novità, tra una tappa in pavè, un omaggio ai campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, nuove salite mai affrontate e, soprattutto, una sola tappa a cronometro, di 54 km, nella penultima tappa nel sud ovest della Francia. Il prossimo Tour partirà in Inghilterra, da Leeds, il 5 luglio e si concluderà 22 giorni dopo, come da tradizione, a Parigi sugli Champs-Elysees. Con 25 salite, lo stesso numero del 2012 e tre in meno del 2013, quest’edizione si annuncia ancor più delle precedenti ideale per gli scalatori, visto che è dal 1934 che non vengono percorso così pochi chilometri a cronometro. Questo percorso sulla carta potrebbe sfavorire il vincitore dell’ultimo Tour de France Christopher Froome, che nelle due cronometro dell’ultima edizione ha ottenuto una vittoria e un secondo posto.

I 3656 km del percorso si snodano sulle montagne dei Vosgi, raramente scalati nella Grand Boucle, nel confine orientale con la Germania prima di due tappe sulle Alpi, a cui seguirà una tre giorni di Pirenei, al confine con la Francia. In particolare proprio la decima tappa, in programma sui Vosgi potrebbe causare i primi sconvolgimenti della classifica generale. I ciclisti infatti affronteranno quel giorno ben 6 salite prima di arrivare sul duro traguardo di La Planche de Belles Filles, scalato già nel 2012 quando a trionfare fu proprio Froome, al suo primo successo di tappa al Tour. Per ricordare la Prima Guerra Mondiale, l’edizione 2014 transiterà nella città belga di Ypres, aspramente contesa, prima di percorrere la zona di Chemin des Dames dove alcuni proeittili inesplosi sono stati portati alla luce anche un secolo dopo, per passare infine a Verdun, teatro di una battaglia in cui morirono 700000 persone in 10 mesi di combattimenti.

La quinta tappa da Ypres a Arenberg Porte vedrà invece il gruppo affrontare un insidioso tratto in pavè di 15 km nella Francia nord-orientale che viene percorso nella Parigi-Roubaix, la celebre corsa di un giorno. I ciclisti dovranno misurarsi quindi in una tappa con superficie irregolare e strade strette che potrebbe già fare una prima selezione. L’ultima volta che il Tour de France percorse strade in pavè si verificò nel 2010. Il direttore generale della Grand Boucle Christian Prudhomme ha difeso la pericolosità della tappa dicendo che “fa parte del ciclismo”, aggiungendo che gli organizzatori vogliono dare incertezza alla corsa a tappe francese.

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