Milano, 19 set. (LaPresse) – Massimo Moratti ed Erick Thohir avrebbero raggiunto un accordo per la cessione del 70% delle quote dell’Inter al magnate indonesiano. Il presidente nerazzurro e l’imprenditore asiatico avrebbero raggiunto il punto di incontro al termine di un vertice a Parigi. Già la prossima settimana potrebbero esserci le firme per il passaggio della maggioranza del club a Thohir.
Parlando della trattativa con il magnate indonesiano e dell’incontro odierno a Parigi, Moratti però frena: “E’ stata un’occasione per conoscerci leggermente di più, conoscere anche le persone che al limite possono, potrebbero entrate con Thohir nell’eventuale accordo. E’ servito più per una conoscenza più approfondita fra le persone, che per decidere. Non ci sono neanche grossi problemi da risolvere”. Quindi sui possibili ‘soci’ di Thohir: “Insomma non cambia la cosa. Non è che abbiamo aumentato o diminuito quello che possa essere il tipo di operazione che dovremmo o potremmo fare”. Per arrivare all’accordo manca “di decidere e capire bene poi quando è il momento giusto. E se ci va bene, questo è importante”. Per quanto riguarda le percentuali delle quote da cedere e i ruoli in società, Moratti dichiara: “I ruoli proprio sono l’ultima cosa al mondo che possa creare dei problemi. Soltanto son complesse queste cose, non sono semplicissime. Basta un piccolo incaglio che può far saltare tutto”.
Si può dire, comunque che sono stati fatti dei passi avanti in questa trattativa. “Sì, ma i passi avanti più che altro avvengono dal punto di vista umano. Diciamo che ci siamo conosciuti un po’ di più – ha ribadito – ho apprezzato molto il carattere delle persone che ho incontrato. Per me è molto importante quella parte”. Quindi Moratti conferma anche che da parte della sua famiglia non ci sarà un disimpegno totale. “La mia famiglia per forza. Ma questo è un ristrutturare tutto in termini più organizzati per affrontare il futuro. Visto che ci sono giocatori che costano cento milioni – spiega – a questo punto bisogna cominciare a capire che, per rimanere allo stesso livello, ti devi strutturare in termini tali da poter affrontare anche questo tipo di situazione. Perchè l’Inter non può rimanere a un livello diverso”. Quindi l’annuncio che non farà piacere a tutti i tifosi: “Se resto presidente? Non lo so, non è una cosa che abbia pensato in questa situazione. No, non credo”. Per quanto riguarda i tempi: “Ci dovremo incontrare ancora, sentire ancora. Sì, immagino ci vorrà un mesetto se nel mese tutto fila liscio”. Anche percè si può dire sempre di no: “(ndr.: sorride) Esatto… Da tutte e due le parti”. Moratti spiega comunque che non ci sono “assolutamente” impegni vincolanti. Quindi tra un mesetto potrebbe arrivare l’accordo. “Se tutto va, potrebbe arrivare. Vediamo. Ma lo dicevamo anche tre mesi fa”, conclude.
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