Milano, 10 ago. (LaPresse) – Compie quarant’anni Javier Zanetti, il capitano dell’Inter che ha sbaragliato ogni record, grandioso perfino nell’unico stop di rilievo della sua carriera, l’infortunio da cui si sta riprendendo. Generoso e leale, ha guidato i nerazzurri per diciotto anni arrivando a collezionare 845 presenze in nerazzurro, realizzando 21 gol.

“Sto bene e meglio, va tutto come da programma. La settimana prossima ci sarà un controllo e se tutto andrà bene inizieremo a correre. E’ prematuro fare delle previsioni sul rientro, l’ importante è che il tendine risponde bene. Ho fatto un grande lavoro negli Usa con i compagni”, ha dichiarato Zanetti ai microfoni di Sky Sport al rientro dagli Stati Uniti, in anticipo rispetto al resto della comitiva interista impegnata questa sera nell’amichevole contro il Real Madrid. “Sono stati 40 anni di grande felicità e spero di continuare a giocare, poi mi godrò ancora di più la famiglia. Ora inizia il secondo tempo, ma devo ringraziare tantissima gente. Ho passato metà della mia vita qui in Italia, con delle prsone che mi hanno dimostrato sempre grande affetto ed amore. Questo non si dimentica”, ha aggiunto il capitano nerazzurro.

“Dopo un’annata molto negativa stiamo riprendendo il percorso per rientrare in alto. Mazzarri sta lavorando bene con i compagni – ha detto ancora Zanetti – stanno facendo un ottimo lavoro. E’ stata una turnè stancante, si affrontano squadre forti ma serve per crescere e tornare protagonisti”. Sempre in vista della prossima stagione, Zanetti ha le idee chiare: “C’è ancora tanto da fare e da lavorare. E’ importante che la squadra sia pronta quanto ci saranno i punti in palio. Noi stiamo facendo di tutto e la società sta facendo lo stesso per creare una squadra forte. L’Inter mi ha dato sempre tantissimo, l’amore dei tifosi, del presidente e della famiglia interista è importante per tornare ad essere protagonisti”.

Per quanto riguarda le avversarie più temibili in campionato, Juve e Napoli puntano su due suoi connazionali: Tevez e Higuain. “Sia Juve che Napoli si sono rinforzate con questi due giocatori, la nostra società farà altettanto per fare una squadra forte e lottare per il titolo. Tevez e Higuain sono giocatori diversi, con esperienza già in grandi squadre, ma che si adatteranno subito al nostro campionato”, dichiara il capitano nerazzurro. Infine sul futuro suo e della società, Zanetti ha concluso: “A fine stagione valuterò, ora penso solo a recuperare il prima possibile. Poi ne parlerò con Moratti, mi piacerebbe fare il dirigente e non l’allenatore. So che la trattativa con Thohir è andata molto avanti, ma penso che Moratti rimarrà sempre legato all’Inter. Perchè lui è l’Inter”.

Con un lungo articolo sul suo sito internet, l’Inter festeggia i 40 anni del capitano Javier Zanetti. “Che dire di un campione che ha vinto tutto e di cui si è detto tutto? Oggi compie quarant’anni Javier Zanetti, uno che ha sbaragliato ogni record, che è stato grandioso perfino nell’unico stop di rilievo della sua carriera, l’infortunio da cui si sta riprendendo. Umile ed esagerato nella sua costanza – si legge – in quel senso religioso della vita che lo ha portato a essere generoso e leale, ormai abbiamo quasi dimenticato quel giorno d’estate in cui è arrivato a Milano da ragazzo, con la valigia in mano, diciotto anni fa, finendo convinti che lui sia per antonomasia il Capitano. Che sia già nato così, con la fascia al braccio, e destinato (per il momento), a collezionare 845 presenze in nerazzurro, realizzando 21 gol”.

“Nato il 10 agosto 1973 a Buenos Aires, sotto il segno del Leone. Per chi ci crede, è il segno zodiacale connotato della forza, della generosità e della fierezza. Tutto torna, amiamo Javier perchè ormai è merce rara. E’ un punto di riferimento preciso – si legge ancora sul sito dell’Inter – e ci siamo sentiti tutti un po’ orfani quando ne abbiamo dovuto fare a meno nelle ultime partite della scorsa stagione. E’ tornato ad allenarsi due settimane fa, sui campi americani, ma in realtà non si è mai fermato, con una tabella puntigliosa da seguire nel suo programma di recupero. Sua moglie Paula, un’estate di tanti anni fa, in cui i loro tre figli non erano neanche in arrivo, ci raccontò di averlo coinvolto in un viaggio ‘zaino in spalla’ nel deserto, e come risultato, lui correva sulle dune torride proprio con lo zaino sulle spalle per mantenersi in forma. Buon compleanno Capitano. Ti aspettiamo in campo. Come regalo, hai un angolo del nostro cuore tutto per te”.

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