Mosca (Russia), 10 ago. (LaPresse) – Valeria Straneo ha vinto la medaglia d’argento nella maratona femminile ai Mondiali di atletica leggera di Londra. E’ la prima medaglia per l’Italia in questa spedizione, giunta alla prima giornata e nella prima gara che assegnava medaglie. L’oro è andata alla keniana Edna Ngeringwony Kiplagat, che ha così bissato la vittoria ottenuta due anni fa a Berlino.

Terzo posto per la giapponese Kayoko Fukushi. Gara pazzesca della 37enne atleta alessandrina, che ha comandato il gruppo dall’inizio alla fine scandendo sempre un ritmo elevato che ha costretto le altre favorite a staccarsi con il passare dei chilometri. La Straneo si è presa anche il lusso di salutare con un ‘cinque’ la compagna di squadra Emma Quaglia giunta sesta in 2h34’16” e più volte si è rivolta sorridente al ‘box’ azzurro a bordo pista.

Solo la Kiplagat ha tenuto il ritmo della Straneo, per poi staccarla a due chilometri dal traguardo volando a vincere l’oro in 2h25’44”. La Straneo ha chiuso con l’ottimo tempo di 2h25’58”. La Kiplagat diventa la prima atleta a vincere per due volte la maratona femminile, all’oro di Daegu nel 2011 ha fatto seguire il trionfo odierno di Mosca. La Straneo era giunta ottava alle Olimpiadi di Londra del 2012.

“E’ bellissimo, un sogno”. Così un’emozionata Valeria Straneo commenta ai microfoni della Rai la vittoria della medaglia d’argento nella paratona femminile ai Mondiali di Mosca. “Non so cosa dire, non ci credo ancora. Io ho fatto la mia gara – prosegue l’atleta alessandrina – mi sentivo benissimo e ci ho provato”.

Una Straneo sempre al comando della gara e che ha letteralmente macinato le avversarie: “I miei allenatori dicevano di correre sul mio ritmo e di stare sui 2.25. Al 35esimo chilometro mi dicevo, cavoli non è possibile che c’è solo una persona con me. Poi negli ultimi chilometri non avevo più le gambe e la keniana ha allungato, ma sono sono contentissima. La medaglia è l’ultima cosa che mi aspettavo, pensavo di stare nelle dieci. Ho dato il massimo e sono stata veramente bene”.

Per l’Italia della maratona donne, è il ritorno sul podio iridato 18 anni dopo Ornella Ferrara che a Goteborg 1995 fu bronzo. Per la Straneo una medaglia dal sapore doppio, ottenuta due anni dopo un’operazione per l’asportazione della milza a causa della la sferocitosi, una patologia genetica che provoca la distruzione dei globuli rossi e che l’aveva costretta a ritirarsi momentaneamente dalle competizioni. E invece nel 2013 sono arrivate due grandi imprese, prima l’oro ai Giochi del Mediterraneo nella mezza maratona e poi il trionfo odierno. Risultato dal sapore speciale anche per Emma Quaglia, l’altra atleta azzurra giunta sesta, anche lei capace di tornare alle gare dopo aver sconfitto una grave malattia nel 2004.

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