Napoli (Spagna), 24 giu. (LaPresse) – “A Napoli l’atmosfera è fantastica. I tifosi mi acclamano per strada, mi chiamano ‘Rafè, Re di Napoli’, ricordando il regno degli spagnoli in queste terre. A Napoli c’è una passione per la squadra come non ho visto in nessuna altra città in cui ho lavorato. Qui il calcio è uno stile di vita”. Rafael Benitez in un’intervista concessa al quotidiano As racconta le sue prime impressionni da nuovo allenatore del Napoli. “Perché il Napoli? E’ stato il club e il presidente che più si è interessato a me sapendo che non sarei rimasto al Chelsea – ha aggiunto il tecnico spagnolo – Sono qui perché Aurelio De Laurentiis ha preso un giorno un volo privato e si è presentato a Londra per incontrarmi. Uno sforzo simile presupponeva che il presidente avesse un forte interesse nell’assumermi e nel mettermi a capo di un nuovo progetto”. Trovare un accordo di conseguenza è stato piuttosto semplice. “Abbiamo parlato, mi ha detto quello che voleva – ha rivelato Benitez – gli ho spiegato il mio metodo di lavoro e ci siamo trovati d’accordo. Ha messo il Napoli a mia disposizione”.

L’ex allenatore del Chelsea è rimasto poi affascinato proprio dal comportamento di Aurelio De Laurentiis. “E’ un personaggio, si occupa di tutto e lavora 24 ore al giorno – ha evidenziato Benitez – Mi sorprende continuamente, quello che vuole lo ottiene, sempre con idee chiare. Mi ha appena detto che passerà a prendere in elicottero me e mia moglie per portarmi due giorni a Capri. Avevo pensato di cercare una casa a Napoli, però…”. Il tecnico spagnolo ha sottolineato il suo ruolo nella squadra partenopea. “Allenatore o manger? Abbiamo Riccardo Bigon come manager, lavoreremo a stretto contatto – ha sottolineato Benitez – Mi dedicherò in linea di principio più al ruolo di allenatore per creare una solida base di squadra”. Inevitabile un cenno sul Real Madrid, colori a cui Benitez è molto legato visto che proprio alla Casa Blanca ha iniziato la sua carriera da allenatore. “Quando mi hanno cercato ero impegnato con il Liverpool. Poi non mi hanno più chiamato – ha ammesso il nuovo tecnico del Napoli – Bisognerebbe chiedere a Florentino e ai suoi consiglieri i criteri di selezione. Ho fatto abbastanza e vinto abbastanza titoli nel corso degli anni per sapere che contributo posso offrire. Naturalmente non posso dire che mi piacerebbe andare al Real Madrid quando ho firmato per il Napoli, dove dal presidente fino all’ultimo tifoso mi hanno accolto così bene. Sarebbe una mancanza di rispetto per questo fantastico club che non voglio commettere”.

Ciò non impedisce a Benitez di parlare del prossimo allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti. “Lo conosco bene per le finali di Champions League di Atene e Istanbul – ricorda l’ex tecnico del Liverpool – E in Premier abbiamo avuto un correttissimo rapporto personale. Mi sembra una buona scelta che concilia lo spogliatoio e il ‘madridismo’. Penso che apporterà un grande cambiamento nel club”. Parole più fredde invece per José Mourinho, che ha preso il suo posto sulla panchina del Chelsea. “Tutti sapevano che sarebbe arrivato a fine stagione – ha ammesso Benitez – Ma non ho perso la speranza e la convinzione nel dedicarmi al raggiungimento degli obiettivi. Abbiamo vinto l’Europa League, che testimonia la serietà di questa squadra sensazionale. Non so che cosa farà Mourinho. So quello che faccio io: ho sempre voglia di vincere, ma senza oltrepassare il confine della sportività. E’ vero che ho un rapporto migliore con certi allenatori piuttosto che con altri, io sto con quelli che non cercano il risultato a qualsiasi costo”, ha concluso Benitez.

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