Torino, 6 mag. (LaPresse) – “Il giorno della vittoria ha sempre un gusto particolare. Si ripensa all’impegno profuso, alle scelte quotidiane che hanno portato al risultato finale, alla situazione iniziale cui si è riusciti a porre rimedio. Vincere uno scudetto è questione complessa. Vincerne due di seguito ancor più. Un’alchimia? Forse. Un fortunato colpo di prestigio? No”. Inizia così una lunga lettera del presidente della Juventus Andrea Agnelli pubblicata oggi dal Corriere della Sera dopo lo scudetto conquistato ieri dalla società di Corso Galileo Ferraris.

“I nostri stadi registrano un numero di spettatori inferiori e in calo rispetto a quello degli altri paesi, i brand del calcio italiano vengono quotidianamente contraffatti senza che ci sia un’adeguata tutela dei marchi – prosegue il presidente della Juventus elencando in una approfondita analisi tutti i ‘mali’ del calcio italiano – il nostro sistema di giustizia sportiva vive continue contraddizioni sulle quali non mi dilungo ma che sono sotto gli occhi di tutti, i nostri giovani atleti dopo il campionato Primavera vivono lunghe peregrinazioni poiché l’Italia è l’unico paese in cui non esistono le seconde squadre”, ha sottolineato Andrea Agnelli.

“Si tratta di rispondere a una semplice domanda – prosegue Andrea Agnelli – vogliamo che la nostra Serie A competa con Bundesliga, Liga e Premier League o preferiamo che il suo ridimensionamento prosegua?”, si chiede retoricamente il presidente della Juventus. “Molti dicono che il calcio sia lo specchio del paese. E’ un’affermazione che contesto – recita in chiusura la riflessione di Andrea Agnelli – Il calcio è sempre stato meglio e infatti la gente, a modo suo, non ha mai smesso di amarlo”.

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