Torino, 26 mar. (LaPresse) – “Di Raffaella Fico non mi importa nulla, spero che Pia sia mia figlia”. Mario Balotelli torna a parlare della sua vita privata in un’intervista a ‘Vanity Fair’. Nel numero in edicola domani, mercoledì 27 marzo, l’attaccante del Milan e della Nazionale chiarisce a proposito della passata relazione con la showgirl campana, dalla quale ha avuto una bambina, nata lo scorso dicembre, e del nuovo legame sentimentale con Fanny Robert Neguesha. “Se sono innamorato? Sì, ma non sono bravo a raccontarlo. Mi frega la timidezza”, spiega Balotelli, che descrive la nuova fiamma “una ragazza decisa, sicura, generosa. In poco tempo, ha trovato una sintonia con me. Potrei passare anche tutta la vita con una così”.

“Grazie a Fanny – prosegue l’attaccante – ho ritrovato l’equilibrio che serve al mio lavoro. Lei mette al primo posto il nostro rapporto, non ci sono nervosismi e distrazioni prima delle partite. Non è facile stare con me. Perché? Devi quasi rinunciare a una vita privata, sei costantemente esposto al pubblico. Zero Facebook, zero Twitter: qualunque cosa dici, rischia di ripercuotersi negativamente”. SuperMario svela di aver conosciuto Fanny “a Bruxelles. Un amico mi aveva detto: è la ragazza giusta per te. Ma viveva a Bruxelles, appunto. Ho provato un approccio a distanza da Manchester: telefonate, messaggi. Non funzionava”. Pertanto, continua il giocatore, “ho preso un jet privato e sono andato a trovarla”. SuperMario racconta poi il primo appuntamento con Fanny. “Siamo andati a fumare il narghilé e abbiamo terminato la giornata nella hall del mio albergo, a chiacchierare. Lei si è presentata con un’amica, e anch’io sono arrivato accompagnato. In quattro è stato più facile rompere il ghiaccio”.

Balotelli risponde poi alle accuse dell’ex fidanzata Raffaella Fico, secondo la quale il giocatore non ha mai voluto interessarsi della figlia. “Non parlo di una persona che non mi interessa più”, dice l’attaccante. “Non faccio parte del suo mondo, il mondo dello spettacolo, e quando dovrò discutere qualcosa con lei lo farò in privato”. “Certo che penso alla bambina”, chiarisce Balotelli. “Con la storia personale che ho avuto io (Mario, figlio di immigrati ghanesi, era un bambino con gravi problemi di salute quando è stato affidato ai Balotelli, bresciani, che poi l’hanno adottato, ndr), crede che la lascerei mai senza un padre? Se fino a oggi è accaduto – aggiunge – non è per colpa mia. Non sono una cattiva persona. Semmai, a volte, sono stato scioccamente troppo buono”. L’attaccante del Milan rassicura di voler conoscere Pia, “e spero tanto che sia mia figlia. Non ho nessuna intenzione di scappare, anzi – prosegue – sarei davvero felice se fosse sangue del mio sangue. Però chiedo rispetto per una storia che non è facile come può sembrare: ci sono questioni legali delicate che vanno affrontate con serietà, per il bene di tutti, e non nelle interviste”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata