Torino, 6 feb. (LaPresse) – “Siamo abituati, perché durante ogni sosta sono molti i compagni che partono con le Nazionali. Stiamo bene e veniamo da una vittoria utile per il morale”. Alessandro Matri commenta così il delicato momento che attende la sua Juventus, prossima a sfidare la Fiorentina in campionato e il Celtic in Champions League. Competizione, quest’ultima, dove il giocatore ha un obiettivo preciso. “Io vorrei segnare sempre, ma un gol nei big match ha sempre un sapore più intenso. E in Champions League non ho ancora segnato…”, dice Matri. “Per quanto riguarda la partita contro i viola – spiega l’attaccante, intervistato da Sky Sport – studieremo la gara di andata, nella quale loro avevano fatto molto bene, mettendoci in difficoltà. Del resto stanno conducendo un gran campionato, ma prepareremo con cura la partita e aspetteremo sabato con serenità. La sfida con il Celtic è importante, ma si giocherà su due partite. E poi – prosegue – l’avvicinamento del Napoli in classifica ci aiuta a concentrarci maggiormente sul campionato”.
A giudizio di Matri, a contendere lo scudetto ai bianconeri non c’è solo la squadra di Mazzarri. “Anche la Lazio sta facendo bene, ma certo a Napoli giocano insieme da più tempo e ora come ora sono loro i nostri primi rivali. Hanno grandi punte? Certo, ma il nostro gioco di squadra – sottolinea l’ex giocatore del Cagliari – porta molti uomini a segnare e non a caso il miglior attacco è il nostro”. Matri non si dice preoccupato dell’arrivo di Anelka, altro potenziale concorrente per una maglia da titolare in attacco: “La prima impressione è molto buona. Sulle sue qualità – dice – non ci sono dubbi: ha sempre dimostrato il suo valore, è abituato a vincere e ha grande esperienza internazionale. Proprio quest’ultimo aspetto potrà essere molto utile per noi, perché nella nostra squadra non sono in molti ad avere alle spalle gare di spessore europeo”. Un pensiero alla maglia della Nazionale: “Come mi ripetevo quand’ero al Cagliari – spiega l’attaccante bianconero ai microfoni di Sky Sport – se faccio bene nella squadra di club, la convocazione può arrivare in qualsiasi momento. Ora ci sono Balotelli e El Shaarawy? Mario c’è sempre stato e Stephan – aggiunge – merita la maglia da titolare per come si è imposto in questi mesi”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata