Torino, 3 feb. (LaPresse) – La Lazio dice probabilmente addio al sogno tricolore lasciando a contendersi la vittoria del campionato le sole Juventus e Napoli. La formazione di Petkovic infatti cade 3-2 sul campo del Genoa al termine di un match quantomeno rocambolesco. Nel primo tempo i liguri dominano e segnano due reti. Apre Borriello al 16′ con un potente sinistro in mischia, prosegue Bertolacci al 25′ con un sinistro vincente dopo una bella azione personale. Nella ripresa la Lazio reagisce ed accorcia le distanze al 14′ con Floccari. Al 35′ gli ospiti usufruiscono di un rigore per fallo di Borriello su Kozak e Mauri pareggia dal dischetto. Nel recupero però, dopo un primo miracolo di Marchetti, i padroni di casa trovano la rete della vittoria con il nuovo arrivato Marco Rigoni. Tre punti fondamentali nella lotta salvezza.
E’ crisi invece per l’Inter di Stramaccioni. I nerazzurri, nonostante gli innesti di Schelotto, Kuzmanovic e nella ripresa del talentino Kovacic, cade con un secco 3-1 sul campo del fanalino di coda Siena. La squadra di Iachini vince con merito, come già accaduto all’andata a San Siro. Al 20′ i toscani sbloccano la gara con tocco ravvicinato del nuovo acquisto Emeghara ma l’Inter pareggia un minuto dopo con Cassano. Al 24′ però Sestu si inventa il gol della domenica con un destro a giro dal vertice sinistro dell’area di rigore che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Questa volta l’Inter accusa il colpo ed al 10′ della ripresa finisce definitivamente al tappeto con Chivu che stende in area Emeghara. Espulsione e rigore trasformato da Rosina.
Dopo tre sconfitte ed un pareggio torna a sorridere la Fiorentina di Montella. I toscani superano 2-0 il Parma con una rete per tempo. Apre Toni al 28’pt, chiude Jovetic al 5′ della ripresa. In zona salvezza sanguinose sconfitte interne per Palermo e Pescara. Preoccupante soprattutto la situazione dei rosanero che, nonostante gli innesti di valore, cadono 2-1 contro l’Atalanta. Carmona ad inizio ripresa e Denis a venti minuti dal termine condannano i siciliani ai quali nulla serve la rete di Nelson. Discorso simile per gli abruzzesi, al quarto ko di fila. La squadra di Bergodi si arrende 3-2 al Bologna in una gara in cui tre delle cinque reti vengono segnate dal dischetto. Pescara avanti 2-1 all’intervallo con i penalty di Weiss e D’Agostino inframezzati da quello di Diamanti. Nella ripresa i gol decisivi di Gilardino prima e Kone poi.
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