Milano, 16 nov. (LaPresse) – “Sono in un momento particolare in cui non ho cariche istituzionali e quindi ho più tempo per occuparmi del Milan e ritorno con molta gioia ad occuparmi di Milan con Galliani e Allegri”. Nel giorno del ritorno a Milanello dopo un anno di assenza, Silvio Berlusconi ha ribadito il suo impegno nella società e la vicinanza alla squadra. Il presidente rossonero è arrivato in elicottero poco dopo mezzogiorno e ha salutato il tecnico Allegri e i giocatori impegnati in quel momento ad allenarsi sul campo centrale. Berlusconi ha espresso fiducia nell’operato dell’allenatore: “Se il presidente non volesse, ora non sarebbe qui, se Allegri è ancora con noi è perché ha la mia fiducia”, ha spiegato a Milan Channel.

“Da tifoso milanista – ha continuato il presidente rossonero – dico agli altri tifosi del Milan che per 26 anni abbiamo mangiato caviale e bevuto champagne, ora è un periodo così, nel quale dobbiamo ripartire dai giovani. C’è una parte dei tifosi del Milan che mi hanno provocato del dolore, cioè quelli che non vanno più allo stadio: è nei momenti difficili si vedono i veri tifosi, una grande squadra ha bisogno di un grande pubblico”.

Parole di stima anche per Pato. “E’ un grande campione – ha spiegato – che abbiamo sempre ritenuto incedibile, poi purtroppo negli ultimi due anni ha avuto molti problemi fisici: deve tornare a credere e ad avere fiducia in se stesso perché vogliamo rivedere il vecchio Pato”. “Ricordo che qualche anno fa una squadra spagnola offrì ben 50 milioni per lui”, ha aggiunto l’ex premier, che è tornato poi a parlare della cessione in estate di Ibrahimovic e Thiago Silva al Psg. Un’operazione che consente al Milan un risparmio di “160 milioni in tre anni. In un momento così di crisi – ha proseguito Berlusconi – non potevamo rinunciare ad un’offerta del genere. Il Milan riparte ora puntando sui giovani. A gennaio vedremo se ci saranno delle cessioni da fare e se c’è qualche possibilità di acquistare. Il trio Bojan-Pato-El Shaarawy non è per niente male e sono molto giovani”.

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