New York (Usa), 30 ott. (LaPresse/AP) – Inizia nella notte italiana il campionato Nba 2012/2013. Tre le partite in programma: Cleveland Cavs-Washington Wizards, Miami Heat-Boston Celtics e Los Angeles Lakers contro Dallas Mavericks. Dopo un mercato estivo movimentato, il sogno di tutti è vedere finalmente LeBron James e Kobe Bryant affrontarsi in una finale per il titolo, evento che per il momento non è ancora diventato realtà. Forse questo è l’anno buono. I Miami Heat campioni in carica sono i logici favoriti per la vittoria finale, ma nessuno si è rinforzato come i gialloviola della California che hanno acquisito in un colpo solo il centro Dwight Howard e il play Steve Nash. Nelle ultime sei finali Nba, Miami e Lakers sono sempre arrivati almeno in finale ma mai una contro l’altra. “Una sfida tra Kobe e LeBron potrebbe battere tutti i record di audience televisiva”, ha detto l’ex stella dei Lakers, membro della Hall of Fame e oggi commentatore sportivo per la Espn, Magic Johnson.
Ma non ci sono solo Lakers e Heat, naturalmente. Gli Oklahoma City Thunder potrebbero essere ancora la miglior squadra ad Ovest, per un replay della sfida in finale tra James e Kevin Durant. Ad Est occhio ai Boston Celtics, vicinissimi a battare gli Heat lo scorso anno nei play off. I biancoverdi del Massachussets puntano a prendersi una rivincita, anche se non avranno più Ray Allen passato proprio agli acerrimi rivali di Miami. “Una finale Lakers-Miami? Spero ci siano altre squadre abbastanza forti per batterle e che magari una di quelle sia proprio la nostra”, ha dichiarato il coach dei Celtics Doc Rivers. A proposito di James, l’allenatore di Boston ha aggiunto: “La buona notizia è che l’obiettivo di tutti è chiaro. Sappiamo chi andremo ad affrontare, non c’è dubbio su questo. E’ un bravo ragazzo, un grande giocatore ed è un bene per il campionato la sua presenza. Detto questo, ora vogliamo batterlo”. E saranno proprio i Celtics a battezzare i neo campioni di Miami nella serata inaugurale del campionato.
I Lakers esordiranno invece contro Dallas e questa volta tutti gli occhi allo Staples Center non sarà solo su Bryant. I gialloviola, infatti, nel corso dell’estate hanno acquistato un lungo dominante come Howard e un play del talento e l’esperienza di Nash. E’ chiaro che una squadra con così tanto talento deve puntare a migliorare le ultime due eliminazioni al secondo turno dei play off, con Bryant che punta a vincere il suo sesto titolo di campione. “Siamo tutti determinati a raggiungere l’obiettivo”, ha detto Bryant. “La fame di vittoria di Dwight Howard e Steve Nash può sicuramente aiutarci”, ha aggiunto il fuoriclasse gialloviola. James e Bryant erano a Londra in attesa di giocare la semifinale olimpica il giorno in cui è stato annunciato l’ingaggio di Howard da Orlando e le notizia ha ovviamente oscurato la loro marcia verso la medaglia d’oro conquistata qualche giorno dopo.
Per James, l’oro olimpico è stato il completamento di una grande stagione a livello individuale. Con Michael Jordan nel 1992 è l’unico giocatore ad aver vinto il campionato NBA, la medaglia d’oro olimpica e i premi di Mvp della regular season e delle finali nella stessa stagione. James, oggi considerato il miglior giocatore del mondo, ha ancora fame: “In uno sport come questo, credo che il fine ultimo e l’unico obiettivo è quello di vincere. Si lavora per vincere. Ovviamente non è possibile riuscirci sempre, ma questa deve essere la nostra mentalità. Essere sempre pronti, anche mentalmente, per vincere”. Con Dwyane Wade e Chris Bosh pienamente recuperati dagli infortuni, il roster di Miami dovrebbe essere di nuovo al completo. Ai Big Three si è aggiunto anche una guardia come Allen, miglior tiratore da 3 della storia Nba, e un’ala esperta come Rashard Lewis. Un sondaggio tra i general manager della Lega sul sito Nba.com, vede la squadra dalla Florida di nuovo campione della Eastern Conference per il 96.7% e di nuovo campione assoluta per il 70%. Per 2/3 degli intervistati, James sarà di nuovo l’ Mvp della stagione. “Gli Heat sono la squadra da battere, perché sono i campioni”, ha detto alla Tnt Shaquille O’Neal. “Complimenti a Pat Riley per aver ingaggiado dei grandi tiratori da affiancare al loro miglior giocatore. I Lakers sulla carta hanno molto, molto talento. Sarà un campionato molto interessante – conclude l’ex centro di Orlando e Lakers – e mi auguro che siano loro a giocare la finale”.
Un cammino verso la finale che non sarà invece così scontato per i Lakers, vista la agguerrita concorrenza nella Western Conference. Gli Oklahoma City Thunder, con il loro nucleo giovane, sono un avversario molto pericoloso. Anche senza il ‘miglior sesto uomo dell’anno’ James Harden, ceduto ai Rockets in cambio di Kevin Martin, possono contare su giocatori come Durant, Russell Westbrook e Serge Ibaka. “Si tratta di una nuova stagione”, ha detto Durant, già tre volte miglior marcatore della Lega. “Dobbiamo ripartire dal primo giorno e vedere dove arriveremo”, ha aggiunto l’oro olimpico di Londra. Da non sottovalutare anche i San Antonio Spurs, miglior record a Ovest nelle ultime due regular season e desiderosa di chiudere l’era Tim Duncan con un altro anello di campioni. Los Angeles Clippers, Memphis Grizzlies e i Denver Nuggets di Danilo Gallinari partono come possibili outsider.
A Est, Miami e Boston dovranno guardarsi principalmente dagli Indiana Pacers. Grandi novità a New York, che da quest’anno avrà due squadre al via. Al fianco degli storici Knicks, ci sono i Brooklyn Nets che hanno preso il posto di New Jersey. Knicks che non avranno più in squadra Jeremy Lin, la rivelazione della scorsa regular season. La franchigia della Grande Mela ha deciso di non pareggiare l’offerta degli Houston Rockets e così hanno dovuto dire addio alla guardia proveniente da Harvard. Sarà anche l’ultimo anno da commissioner della Lega per David Stern, mentre l’All Star Game si giocherà ques’anno a Houston. C’è anche un po’ di Italia al via di questo campionato, con Gallinari, Andrea Bargnani e Marco Belinelli alla ricerca della definitiva consacrazione oltreoceano. Il Gallo, con i suoi Denver Nuggets, è certamente quello che avrà più chances di essere protagonista anche nei play off. La squadra di George Karl ha il talento necessario per inserirsi nella corsa al titolo ad Ovest. Per l’azzurro potrebbe essere l’anno della svolta. Dopo il campionato scorso caratterizzato dagli infortuni, Andrea Bargnani punta a portare finalmente i suoi Toronto Raptors ai play off. Il centro romano è reduce dalla miglior stagione in termini di punti e rimbalzi, ma da quest’anno lo staff tecnico della franchigia canadese gli chiede anche difesa e leadership. E’ ancora in fase di ambientamento Marco Belinelli ai Chicago Bulls. La guardia italiana, arrivato dai New Orleans Hornets, dovrà ritagliarsi uno spazio alle spalle di giocatori come Derrick Rose e Luol Deng. Se tutto andrà bene e Rose non avrà problemi di infortuni, i Bulls potranno dire la loro ad Est. Per i tre azzurri, infine, il sogno è poter partecipare per la prima volta ad un All Star Game da protagonisti.
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