Brescia, 19 set. (LaPresse) – Il Presidente del Brescia Calcio Luigi Corioni è intervenuto in esclusiva sul sito della società in seguito all’ennesimo episodio di cori razzisti occorso durante la partita Brescia-Padova dello scorso 14 settembre. “La nostra è da sempre una tifoseria entusiasta, calda, appassionata – ha spiegato – ma anche sensibile nei confronti di chi soffre o è in difficoltà, come attestato dalle numerose iniziative promosse negli anni a sostegno di enti, persone e popolazioni bisognose. Mi offende quindi, ma soprattutto offende tutti i bresciani che, in conseguenza di comportamenti incontrollabili di pochissime persone, venga ora dall’esterno connotata politicamente o, peggio, tacciata di razzismo e di atti di discriminazione. Quanto si sta verificando comporta purtroppo, oggettivamente, un incredibile danno d’immagine all’intera città e agli sportivi, ancora prima che un – peraltro assai rilevante – pregiudizio economico alla società”.
“Mi auguro che d’ora in avanti il buon senso prevalga in tutti e che, qualora in futuro si ripetessero tali deplorevoli episodi, il pubblico continui a dissociarsi apertamente – ha proseguito – E’ infatti intollerabile che, a causa dell’atteggiamento repentino e non prevedibile di una sparuta minoranza, vengano colpiti ed etichettati tutti i nostri tifosi, che rischiano ora concretamente di veder disposta dagli Organi Federali la chiusura per più gare di settori dello stadio. Mi attiverò e adopererò comunque in ogni competente sede a tutela di coloro che hanno il Brescia nel cuore e nel contempo perché, con il concorso e l’aiuto di tutte le componenti interessate, vengano debellate e non si ripetano condotte assolutamente censurabili e deprecabili”.
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