Londra(Regno Unito), 13 ago. (LaPresse/AP) – Dopo la sbornia olimpica, il Regno Unito oggi si è risvegliato con il mal di testa della ritrovata normalità. L’aeroporto di Heatrow ha visto 116.000 persone prendere un volo (in un giorno normale la media è di 95.000 passeggeri) e lasciare il paese dopo i Giochi: tra questi molti atleti, come l’americano oro nel canottaggio Esther Lofgren: “Ho molti ricordi fantastici di questi Giochi; è stato eccitante vedere competere gli altri atleti: e anche molte altre cose casuali sono state fantastiche, come incontrare e parlare con gente di altri paesi”. Anche persone comuni dicono la loro, come l’uomo d’affari delle isole Fiji ora in pensione Sashi Singh, in attesa dell’aereo che lo riporta a casa: “Ogni cosa è andata molto bene. Non mi aspettavo un successo come questo”.

Anche il traffico londinese sembra tornato alla quotidianità, e molti hanno tirato fuori le auto dai garage dopo l’invito del Governo a prendere i mezzi pubblici durante i Giochi. Per molti tassisti invece è una consolazione che l’Olimpiade sia finita: essendo obbligati ad avere preferenze per atleti, funzionari e giudici, sono stati costretti ad ignorare la clientela comune, che spesso non l’ha presa molto bene.

Nelle due settimane dei Giochi sono state arrestate 250 persone, e i timori di attacchi terroristici o di proteste particolarmente problematiche si sono dimostrate falsi allarmi: “Sono orgoglioso che non abbiamo avuto a che fare con nulla di veramente troppo problematico, ma questo è stato anche il frutto del duro lavoro di molte persone: l’attenzione è andata proprio dove noi volevamo: sullo sport e non sulla sicurezza”, sono state le dichiarazioni del coordinatore della sicurezza Chris Allison.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata