Donetsk (Ucraina), 27 giu. (LaPresse) – La Spagna si conferma la squadra più forte del momento, supera per 4-2 il Portogallo ai rigori e si qualifica per la finale dei Campionati Europei di calcio. Per le Furie Rosse è la seconda finale consecutiva dopo quella vinta nel 2008 e la terza in una grande manifestazione dopo quella giocata e vinta ai Mondiali del 2010 in Sudafrica. E’ ancora Cesc Fabregas, proprio come contro gli Azzurri nel 2008, a segnare il rigore decisivo. In precedenza l’errore di Bruno Alves aveva regalato agli iberici il match point.
Una Spagna che ancora una volta non convince a pieno, con Del Bosque che parte con la sorpresa Negredo al centro dell’attacco per poi tornare per l’ennesima volta sui suoi piedi e tornare al modulo senza punte con Fabregas. Gara giocata sul filo dell’equilibrio fin dal primo tempo, per la Spagna l’occasione migliore con una conclusione di Iniesta che sfiora la traversa. La replica del Portogallo affidata a Cristiano Ronaldo con un tiro dal limite terminato di poco a lato.
Nella ripresa la musica non cambia, regna sempre l’equilibrio e inizia a serpeggiare anche un pò di nervosismo. A centrocampo non si fanno prigionieri e volano falli e cartellini gialli. Al 90′ il Portogallo ha una occasione clamorosa per piazzare il colpo del ko: contropiede 4 contro 3, con palla che arriva a Ronaldo sulla sinistra. L’asso del Real entra in area ma calcia incredibilmente alto. Si va ai supplementari. Per l’asso portoghese altra serata da dimenticare.
Improvvisamente la Spagna si desta dal torpore e inizia ad attaccare con maggior convizione. Nel frattempo Del Bosque ha tolto a sorpresa Xavi per inserire il più offensivo Pedro. Sul finire del primo supplementare è Iniesta ad avere sul piede la palla della vittoria, ma la sua conclusione da distanza ravvicinata viene respinta con un guizzo felino da Rui Patricio. Il secondo supplementare vola via in un amen con le due squadre stanche e chiaramente imapaurite.
Si va ai tiri dal dischetto. La Spagna sbaglia subito con Xabi Alonso, bravo Rui Patricio ad ascoltare i consigli di Ronaldo. Il Portogallo non ne approfitta e anche Joao Moutinho sbaglia. Seguono le reti di Iniesta, Pepe, Pique, Nani e Ramos che imita Pirlo con il cucchiaio. Poi l’errore di Bruno Alves prima del gol decisivo di Fabregas. L’ultima immagine è quella di un Ronaldo scuro in volto, che neanche riesce a calciare il suo rigore. Per l’asso lusitano un’altra cocente delusione, dopo l’eliminazione in semifinale di Champions league con il Real Madrid sempre ai rigori. Il Pallone d’Oro rischia di sfuggirgli anche quest’anno.
PORTOGALLO – SPAGNA 2-4 (0-0 dopo i tempi regolamentari)
Sequenza rigori: Xabi Alonso (parato), Moutinho (parato), Iniesta (gol), Pepe (gol), Pique (gol), Nani (gol), Ramos (gol), Bruno Alves (traversa), Fabregas (gol).
Portogallo: Rui Patricio, Bruno Alves, Fabio Coentrao, Joao Pereira, Pepe, Joao Moutinho, Raul Meireles (111′ Varela), Nani, Miguel Veloso (107′ Custodio), Hugo Almeida (80′ Nelson Oliveira), Cristiano Ronaldo. All. Bento.
Spagna: Iker Casillas, Jordi Alba, Alvaro Arbeloa, Gerard Pique, Sergio Ramos, Xabi Alonso, Sergio Busquets, Andres Iniesta, David Silva (60′ Jesus Navas), Xavi (86′ Pedro), Alvaro Negredo (53′ Cesc Fabregas). All. Del Bosque.
Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia).
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