Cracovia (Polonia), 19 giu. (LaPresse) – “Il voto che dò alla squadra? Un sette”. E’ l’opinione di Cesare Prandelli, cui viene chiesto, il giorno dopo la vittoria sull’Irlanda e la qualificazione ai quarti di finale, un giudizio alla Nazionale vista nei primi tre match dell’Europeo. “Nella prima partita – spiega il ct azzurro in conferenza stampa – abbiamo affrontato la squadra più forte degli ultimi anni e destinata ancora per vincere per molto. Nella seconda contro la Croazia abbiamo giocato per 60 minuti un ottimo calcio”. “Nella terza – così ancora Prandelli, commentando la partita di ieri contro l’Irlanda – abbiamo affrontato una squadra caratterialmente forte e con nulla da perdere. Era normale poter soffrire ma abbiamo dato un segnale forte, abbiamo retto e creato delle palle gol. Il voto – aggiunge – è anche per lo spirito che i ragazzi stanno creando”.

Capitolo Balotelli. “Mario deve saper accettare le critiche e la panchina” per crescere, spiega il ct. “Ieri ha mostrato generosità ed è stato molto attento”, così il tecnico azzurro. “Il suo atteggiamento è sempre così perché lui è così. Ma non per questo è estraneo allo spirito di squadra o lontano dal gruppo. Mario è così, dipende dal momento e dall’umore, ma è un ragazzo d’oro”. Secondo Prandelli, Balotelli “deve accettare le critiche e la panchina” e rendersi conto che “la squadra può chiedergli sempre qualcosa in più”. “Il giorno che si renderà conto – aggiunge il tecnico – che nessuno gli vuole male, ma che vogliamo vederlo crescere, sarà un campione”.

“Sono tre squadre con caratteristiche diverse ma con un impianto di gioco collaudato”, così Prandelli risponde a chi gli chiede quale avversario preferisca affrontare nei quarti di finale. “La Francia – spiega il ct azzurro – è una squadra temibile, gioca un 4-3-3 molto interessante con attaccanti che non danno punti di riferimento”. “L’Inghilterra – prosegue Prandelli – sta trovando un equilibrio importante, gli inglesi non lasciano nemmeno una rimessa. Hanno trovato giocatori di buona fantasia. L’Ucraina – così ancora il tecnico – ha un grande spirito, giocano a calcio e ripartono come poche altre squadre”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata