Herning (Danimarca), 6 mag. (LaPresse) – Mark Cavendish si aggiudica allo sprint la seconda tappa del Giro d’Italia, 206 km con partenza ed arrivo da Herning, in Danimarca. Il britannico si è imposto sull’australiano Matthew Goss. Terzo il francese Geoffrey Soupe (Fdj Big Mat). Il primo italiano al traguardo è stato Roberto Ferrari (Androni), mentre Daniele Bennati (RadioShack) ha chiuso con un ottimo ottavo posto. La volata finale è stata caratterizzata da una caduta che ha coinvolto diversi corridori. L’americano Taylor Phinney della Bmc, vincitore della cronoprologo di ieri, è riuscito a mantenere la maglia rosa di leader nonostante un problema alla catena a circa una decina di km dal traguardo.

“Ho avuto un po’ di paura per la caduta ad otto km dall’arrivo. Ho dovuto fare un grande sforzo, anche più di ieri. I compagni mi hanno aiutato a rientrare. Sono felice di aver mantenuto la maglia”. Così ai microfoni di Rai Sport commenta Phinney. Il corridore della Bmc chiarisce sul problema meccanico: “Davanti a me hanno frenato di forza e sono andato giù. Mi sono anche spaventato. Mi sono rialzato e non riuscivo a rimettere la catena sulla bici”. Phinney spiega di aver temuto di perdere la maglia rosa: “Ho cercato di rilassarmi ma – puntualizza l’americano – dentro di me avevo molta paura”.

Si dichiara “felicissimo” Mark Cavendish. “Oggi c’era molto vento”, spiega il britannico del Team Sky ai microfoni di Rai Sport. “Non era facile, c’erano molte squadre interessate a correre tutte insieme. La SaxoBank ha provato la fuga per cui ho dovuto mettercela tutta”. Cavendish ringrazia i compagni: “La nostra squadra è nuova ma sono stati eccezionali”. “Abbiamo vinto – aggiunge – e non potevamo aspettarci di meglio”.

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