Madrid (Spagna), 7 feb. (LaPresse) – “Provo un sentimento di grandissima delusione, sono disilluso. E’ un momento dove provo stati d’animo complessi. E’ una vicenda che va avanti da un anno e mezzo. E’ stato un anno duro, ma non ho ingannato nessuno. Ci son state speculazioni, è stato un calvario”. Così Alberto Contador, in una conferenza stampa, commenta la squalifica di due anni decisa dal Tas, che ha giudicato lo spagnolo colpevole di doping in occasione del Tour de France del 2010. “Sono in totale disaccordo con la sentenza. Mi hanno accusato di andare – ha aggiunto il corridore, privato anche dei risultati del 2011 tra cui la vittoria all’ultimo Giro d’Italia – contro valori che mi hanno inculcato fin da quando ero piccolo come l’onestà e la trasparenza”. “Sono contento di aver avuto accanto in questo periodo difficile la mia famiglia – così ancora lo spagnolo – anche se hanno sofferto molto per le accuse che sono state mosse contro di me”.
“Voglio che sia chiaro che non mi sono mai dopato – ha sottolineato Contador – e non ho assunto sostanze illegali. Si parla di una quantità talmente minima che non ha alcun impatto sul rendimento sportivo di un atleta. Stiamo parlando di integratore alimentare contaminato, ma non volevo certo assumere sostanze non permesse”. “Nonostante questo, mi hanno sanzionato e tolto le vittorie”, ha aggiunto. “Forse potrei anche accettare una multa. Ma le vittorie e i titoli sono anche frutto dell’aiuto dei miei compagni, ho vinto insieme a loro le gare. Ecco perché – ha spiegato ancora Contador – continuerò ad impegnarmi nel ciclismo”.
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