Roma, 12 gen. (LaPresse) – É stato presentato oggi a Roma lo studio di fattibilità circa l’impatto economico generato dall’eventuale assegnazione a Roma dei Giochi Olimpici del 2020. Tanti i dati interessanti e dai quali emerge chiaramente come un’Olimpiade in casa sarebbe un affare non da poco per lo Stato. Secondo lo studio, la spesa complessiva per i Giochi Olimpici di Roma 2020 dovrebbe essere di 9,8 miliardi di euro, con un impatto sul Pil di 17,7 miliardi di euro.
Il volume delle spese che lo Stato dovrà garantire per la realizzazione delle Olimpiadi 2020, qualora venissero assegnate a Roma, é pari a 8,2 miliardi di euro, di cui 3,5 miliardi recuperabili da varie voci: ricavi del comitato organizzatore (diritti media e sponsor internazionali dal Cio, sponsor nazionali, biglietteria, etc.) pari a 2,3 miliardi e ricavi da valorizzazione immobiliare pari a 1,2 miliardi. La spesa pubblica netta è pertanto di 4,7 miliardi. L’eventuale assegnazione dei Giochi porterebbe inoltre alla creazione di 29.000 posti di lavoro nel 2020 e di 12.000 negli anni antecedenti e successivi (dal 2012 al 2025) per un totale che supera le 170.000 unità.
– “Lo sport si presenta compatto a questo appuntamento perchè ci crediamo, è nel nostro Dna fare e non solo partecipare alle Olimpiadi”, ha affermato il presidente del Coni Gianni Petrucci. “Ci crediamo perchè ci chiamiamo Italia e Roma”, ha detto Petrucci, che ha aggiunto: “Ci crediamo perchè abbiamo cinque membri del Cio italiani e perchè il segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi è segretario dei comitati olimpici europei. Ci crediamo perchè nello sport siamo vincenti, siamo al quinto posto nel medagliere nella storia del mondo. Siamo un Paese che si divide su tanto, ma sullo sport no. È difficile però questa volta ce la possiamo fare”.
“Come emerge chiaramente dallo studio che è stato fatto, è un investimento per l’intero sistema Italia e quindi è positivo che tutte le istituzioni siano impegnate al massimo livello”, ha affermato il presidente della Camera Gianfranco Fini. “E’ auspicio di tutti – ha proseguito il presidente della Camera – che le forze parlamentari siano unanimi nel sostenere la candidatura di Roma ed è stato anche di particolare rilievo il lavoro svolto dalla commissione Fortis per dimostrare, numeri alla mano, che esistono anche le condizioni economiche per realizzare i Giochi senza che questo comporti dei rischi per il bilancio del sistema Italia”.
“Una avventura come quella olimpica non si può correre spensieratamente perché sappiamo di dover correre con concorrenti dalla grande tradizione. Dobbiamo chiamare tutta Italia a sostenere la candidatura di Roma, ma bisogna farlo con la responsabilità che la situazione attuale richiede”, ha aggiunto Gianni Letta, presidente onorario del Comitato promotore olimpico Roma 2020.
Per il sindaco di Roma Gianni Alemanno, poi, “la concorrenza è molto agguerrita, ma i bookmakers di tutto il mondo ci danno per favoriti. Questo non è un caso e significa che la candidatura di Roma ha molti vantaggi competitivi assolutamente netti. Posso dire e sono assolutamente convinto che se siamo uniti a livello nazionale e non ci saranno opposizioni e contrapposizioni inutili veramente questa volta ce la possiamo fare”.
Secondo un sondaggio Ispo, infine, sette italiani su dieci sono d’accordo sui Giochi Olimpici e Paralimpici a Roma nel 2020, 8 su 10 sono i cittadini romani favorevoli e circa 9 su 10 i laziali.
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