Torino, 11 dic. (LaPresse) – “Se sono pentito di aver accettato l’incarico di allenare Federica Pellegrini? No, non sono pentito. Non l’ho cercata io, mi ha cercato lei e ne sono stato lusingato. Mi conosceva, avevamo già lavorato insieme e con me aveva ottenuto il record del mondo (l’ultimo in carriera, ndr) nei 200 metri stile libero agli Europei di Istanbul in vasca corta del 2009”, racconta così in un’intervista esclusiva concessa a LaPresse l’ex tecnico di Federica Pellegrini, Federico Bonifacenti, gli inizi del suo rapporto lavorativo con la campionessa di Spinea.
Il rapporto fra i due però è durato lo spazio di un mattino e prima ancora del primo grande appuntamento stagionale, gli Europei in vasca corta di Stettino dove ha deluso piazzandosi solamente quarta nei 400 stile libero, c’è stata la rottura che, secondo l’atleta, sarebbe dovuta alla cattiva preparazione. Anche in questo caso però Bonifacenti non mostra nessun pentimento a riguardo delle sue decisioni: “Se invece sono pentito per aver interrotto la collaborazione? No, sono un tecnico di esperienza e sentirsi dire che era sottinteso che il mio mandato fosse a tempo a seconda dei risultatià”. “Come sono i nostri rapporti ora? Ci siamo visti a Verona qualche giorno fa, e ci siamo salutati con un ciao”.
Dopo l’addio alla Pellegrini l’allenatore veronese proseguirà il suo lavoro al Centro Federale di Verona dove, comunque, le sfide interessanti non mancano: “Seguirò a Verona Emiliano Brembilla, Cesare Sciocchetti e un giovane interessante che si chiama Tommaso Vio. Poi avendo coperto la vasca da 50 metri ci sarà sicuramente un bel giro di atleti”, spiega Bonifacenti.
Come chiaro a tutti l’allenatore conferma che la volontà della Pellegrini è quella di stare a Roma perché “c’è di mezzo il rapporto con Filippo Magnini”. Verona comunque resta la città dove la Pellegrini ha deciso di vivere ed il Centro Federale il luogo dove la stileliberista ha costruito i suoi successi: “Se dovesse chiedermi di allenarsi presso il Centro Federale un paio di giorni cosa farei? Ma per carità, ci mancherebbe. Il centro federale è a disposizione di tutti ma escludo che lo chiederà”, conclude con una punta di ironia Bonifacenti.
Nel frattempo il silenzio da parte della federazione, ed in particolare del presidente Barelli, è assordante. Per accontentare la Pellegrini è stato coperta la vasca olimpica di Verona e sono stati fatti sforzi a vari livelli ma la veneta ha continuato a fare di testa sua: “L’atleta sarà sempre tutelata ed allo stesso tempo sarà tutelato il centro tecnico di Verona”, si limitano a dire da Roma.
Del resto Rossetto, così come Bonifacenti è un tecnico federale. Niente a che vedere rispetto a quando i vertici del mondo del nuoto azzurro hanno dovuto ingoiare il rospo ed accettare il francese Philippe Lucas. Anche se Londra è vicina per la Fin sembra andare tutto bene così.
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