Napoli, 25 nov. (LaPresse) – “Verificheremo se siamo capaci di scendere in campo dopo tre giorni ed essere in grado di attingere quelle energie nervose per poter fare una partita come quella con il City”. Alla vigilia della trasferta di Bergamo contro l’Atalanta l’allenatore del Napoli Walter Mazzarri mette in guardia i suoi dopo il trionfo in Champions League. “Sappiamo che il nostro campionato ci riserva insidie nascoste, alcuni avversari ci affrontano con il coltello tra i denti”, avverte il mister dei campani che è conscio delle difficoltà di scendere in campo a Bergamo con la giusta lucidità. “Se avessimo vissuto la settimana tipo saremmo arrivati alla gara con l’Atalanta al top. Sono obbligato a fare dei cambi”, annuncia Mazzarri che così presenta la trasferta: “Sarà un’altra finale”.

“Andremo ad affrontare una squadra solida – prosegue – compatta e ben organizzata. Stanno bene e psicologicamente giocano in scioltezza perché son partiti alla grande”.

“Con i ragazzi ho parlato chiaro – analizza Mazzarri – ho detto che stiamo crescendo anche come autorità ed autostima, ma che in queste partite dobbiamo provare a fare il salto di qualità della continuità. So bene che giochiamo ogni tre giorni e che spesso dobbiamo andare a braccio per organizzare la gara successiva, ma confido anche nella forza del gruppo. In questo periodo – aggiunge Mazzarri – giocheranno un po’ tutti, perché ho bisogno della forza dell’intera rosa a partire da domani”.

“Bisogna fare una rotazione almeno su 3-4 uomini. Giocare nove partite nell’arco di così poco tempo significa un dispendio continuo – spiega in conferenza stampa il tecnico dei campani – e se non facessi qualche cambio rischierei di mettere in campo giocatori al di sotto del cinquanta per cento di brillantezza, oltre alla concreta ipotesi di poter avere infortunati”.

“Potrebbe esserci anche qualcuno in avanti che riposa”, avverte Mazzarri. “Hamsik è quello che sta meglio – continua – perché non ha avuto impegni di Nazionale ed ha lavorato benissimo anche sui richiami in questo periodo. Ma uno tra Cavani e Lavezzi credo che partirà dalla panchina”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: