Milano, 21 nov. (LaPresse) – Quindici giorni dopo essere stato dimesso dal Policlinico di Milano per l’operazione al cuore, Antonio Cassano ha fatto ritorno a Milanello. Il primo giocatore ad abbracciarlo è stato Clarence Seedorf, seguito da Kevin Prince Boateng. Al di fuori dalla club-house è toccato alle braccia di Christian Abbiati stringere il giocatore barese, seguito poi da Zlatan Ibrahimovic. Alle 14.30 Cassano, dopo aver salutato tutti in palestra, è entrato nello spogliatoio.

“Che bello, mi sento come il primo giorno di scuola, quando ritrovavo i miei compagni di classe dopo la pausa estiva”, queste le parole pronunciate oggi a Milanello dal barese e riportate dal portale ufficiale della società rossonera.

E a due giorni dalla supersfida con il Barcellona, Zlatan Ibrahimovic si è confessato in un’intervista al sito della Uefa. Sarà una partita emozionante, fantastica – spiega il rossonero – Giocheremo contro la squadra più forte del mondo, senza dubbio. Lo era anche quando me ne sono andato, e lo sapevo, ma è stato meglio per tutti. Visti i risultati di entrambe le squadre, è stata la soluzione migliore”.

L’attaccante svedese infatti è il grande ex di questa partita, avendo militato nel Barcellona nella stagione 2009/10. “Alla fine avevo qualche difficoltà a Barcellona, quindi era meglio andarsene – ammette Ibrahimovic – Mi sono comportato da uomo, abbiamo trovato una soluzione e sono partito. Penso che il Milan sia il miglior club in cui abbia mai giocato. Mi sono sentito a casa fin dal primo giorno e tutti mi hanno accolto a braccia aperte. Milano è la mia seconda casa dopo Malmo”, ha aggiunto la punta rossonera.

Mercoledì a San Siro, però, Ibra, assente all’andata per infortunio, non cerca rivincite: “Non vedevo l’ora di giocare quella partita – dichiara il rossonero – Mi stavo allenando molto, ma mi sono fatto male il giorno prima. Ero amareggiato, anche se giocare contro una ex squadra non è niente di personale. Naturalmente sarà una grande gara, ma alla fine sarà un po’ come tutte le altre. Non c’è bisogno di darle troppo peso”.

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