New York (New York, Usa), 5 nov. (LaPresse) – “In realtà è una nuova occasione. Io ho una vita che fortunatamente me ne ha riservate tante ed eccone un’altra”. Lo ha detto a LaPresse Alex Zanardi, ex pilota di Formula 1 che, in un tragico incidente avvenuto nel 2001, ha perso parzialmente l’uso delle gambe ed ora corre in handbike. La maratona di New York è speciale per lui. “Certamente è una delle più eccitanti perchè questa è la maratona e in particolare avrò un seguito di amici che faranno il tifo per me perchè quest’anno la faccio anche in rappresentanza di Grana Padano e quindi credo di avere anche il carburante giusto per prepararmi a questo evento così importante per me e per il mondo dello sport”, ha continuato Zanardi.
“Questa è la mia terza maratona di New York. Anche l’anno scorso avevo partecipato, avendo tra l’altro l’obiettivo abbastanza dichiarato di cercare di vincerla. Purtroppo andò male perchè ebbi un problema tecnico e quest’anno speriamo che invece vada molto meglio”. L’ex pilota non ha perso l’entusiasmo nè l’ambizione ed è divenuto un esempio supremo di forza d’animo e capacità di non arrendersi di fronte alle difficoltà della vita. Anche quest’anno il suo obiettivo è vincere questa corsa, in vista del 2012. “La mia partecipazione alle Paralimpiadi di Londra è ormai assicurata, nel senso che ho conquistato la qualifica e sono molto molto felice: comincia ad essere un obiettivo e non più un sogno. Poi far bene è una cosa su cui bisogna ancora lavorare per cercare di presentarsi a Londra per essere protagonista e non come uno dei tanti”, ha detto a LaPresse Zanardi.
“Non so spiegare perchè questa maratona ha un significato quasi simbolico ed è la maratona per eccellenza. New York è una delle città più affascinanti del mondo e, da tanti punti di vista, è considerata il punto in cui si origina tutto ciò che accade, è un po’ il centro del mondo. E correre tra le strade di questa città è certamente molto affascinante. In più, l’evento à molto sentito da parte di tutta la popolazione”, ha aggiunto”. Pensare che una città come New York si fermi completamente, per un giorno, per accogliere un evento sportivo fa automaticamente della maratona l’evento per eccellenza. C’è una partecipazione pazzesca da parte del pubblico che segue a bordo del percorso, incitando non soltanto i primi, ma ogni atleta dei quasi 50 mila partecipanti. E’ l’insieme di tutte queste cose a rendere questo evento cosi’ speciale”, ha raccontato a LaPresse Zanardi. La corsa di lunga distanza ha un valore quasi mistico.
“C’è da dire che la maratona è una sfida sportiva contro ciò che madre natura ha detto che l’uomo può fare, perchè correre 42 chilometri a piedi è davvero contro ogni principio logico da un punto di vista fisico e quindi è una sfida contro se stessi, non tanto contro gli altri. Penso che il solo fatto di partecipare ad una gara del genere ti renda più forte e ti porti ad affrontare il resto della stagione dedicando ogni giorno, forse, qualche minuto a fantasticare e a dire chi sa se riuscirò ancora a tornare l’anno prossimo, a prepararla bene: è un evento che cattura molto la fantasia di ognuno di noi che ama lo sport”, ha concluso l’ex pilota.
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