Torino, 3 nov. (LaPresse) – “Cassano? Quello che gli è successo è un grande dispiacere ma, allo stesso tempo, è un grande piacere sapere che fra 4-5-6 mesi potrà tornare a fare la cosa che gli piace di più e che credo sappia fare meglio. Ci siamo sentiti al telefono ed era su di morale, questa è la cosa più importante”, parole del portiere della Juventus e della nazionale Gigi Buffon in un’intervista esclusiva a Sky. “Anche io prima del mondiale del 2006 sono stato fuori per sei mesi per la lussazione della spalla e sono tornato”, ha aggiunto.

Il portiere ha parlato anche del futuro della nazionale, visto il doppio ko di Rossi e Cassano: “Non è il viatico migliore per gli Europei o il segnale positivo che ci aspettavamo ma c’è tempo per recuperarli – ha detto – l’importante è che facciano fruttare il tempo a loro disposizione nel miglior modo possibile. Devono restare in forma, riposarsi e mantenere sempre la voglia di esserci e da protagonista”.

“E’ stata una buona partenza ma come ho detto tante volte negli ultimi due anni abbiamo avuto una partenza a razzo poi si è visto come sono stati conclusi quei campionati quindi dobbiamo tenere i piedi ben saldi a terra”, ha aggiunto.

“Mi fa un pochino arrabbiare ad esempio che dopo la vittoria sull’Inter si sia vociferato che io abbia detto che siamo da scudetto – ha precisato Buffon – a 33 anni con l’esperienza accumulata non avrei mai commesso questo errore. Ho detto che possiamo toglierci delle soddisfazioni ma ciò vuol dire essere competitivi il che non vuol dire vincere lo scudetto ma neanche arrivare settimi”.

In ottica scudetto invece Buffon continua a considerare il Milan la squadra da battere: “Il Milan lo reputo favorito e avanti, ma non a noi, rispetto a tutte le altre squadre del campionato italiano – ha detto – Già l’anno scorso aveva qualcosa in più. Quest’anno, secondo me, con una campagna acquisti mirata, seppur poco dispendiosa, si è rafforzato ulteriormente”.

Infine una battuta su Napoli-Juventus: “Sfida scudetto? Rispondo in maniera molto tranquilla, sincera e diretta: alla decima giornata di campionato, giocarsi lo scudetto mi sembrerebbe una follia perché realmente non potrebbe essere mai una gara che vale così tanto”.

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