Milano (Italia), 7 set. (LaPresse) – “Voglio vincere qualcosa di importante, il mio palmares non è ricchissimo”. Così Alberto Aquilani nel giorno della sua presentazione da nuovo giocatore del Milan. “Prima mi si diceva che mancava la continuità, ma nell’ultima stagione ho giocato 40 partite per cui la continuità l’ho raggiunta. Voglio affermarmi qui – aggiunge il neo rossonero – e vivere la mia carriera qui. Nell’ultimo anno ho giocato un po’ più arretrato alla Juventus, ma in un centrocampo a quattro a rombo posso fare il trequartista o la mezz’ala sinistra. Io mi sento una mezz’ala sinistra al cento per cento, non chiedetemi però di Mister X”.
Aquilani rifiuta paragoni con Pirlo: “Sarebbe un paragone sbagliato – dice – siamo due giocatori completamente diversi, lui è grandissimo, in ogni caso solo essere accostato a lui è per me motivo di orgoglio. Qualsiasi giocatore vorrebbe far parte del Milan. Io ho capito che potevo venire al Milan due giorni prima di raggiungere questo centro sportivo, è stato tutto molto veloce”.
Su Allegri: “Ho notato in lui grande determinazione, trasmette carica, tutti i giocatori che sono stati con lui me ne hanno parlato molto bene. La panchina? E’ il campo che parla, quando vieni chiamato in causa devi cercare di meritare una maglia pesante, la maglia del Milan. Sarà una esperienza bella e affascinante – spiega ancora il centrocampista romano – io ce la metterò tutta per giocare”.
Un commento anche sul caso Totti: “Io ero abituato a questo, ogni anno ne esce una, secondo me alla Roma si sta aprendo un ciclo, ha una buona squadra, Totti è il simbolo di quella squadra ed è un gocatore importante, non merita tutte queste critiche”. “Bisogna vivere con pazienza il lavoro della nuova società – spiega il centrocampista al sito rossonero – per quanto riguarda Luis Enrique si accorgerà anche lui di quanto è importante Totti quando lo metterà in campo”.
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