Roma, 19 ago. (LaPresse) – Nessuno sconto per Atalanta e Cristiano Doni, prosciolto Thomas Manfredini. Sono queste le principali sentenze dei ricorsi presentati da tesserati e società coinvolti nel processo sul calcioscommesse. Per i bergamaschi e il loro capitano la Corte di giustizia federale presieduta da Giancarlo Coraggio ha confermato le sanzioni decretate in primo grado dalla Disciplinare: sei punti di penalizzazione per l’Atalanta, 3 anni e sei mesi di stop per Doni.

Sono stati invece prosciolti Thomas Manfredini, che in primo grado era stato condannato a tre anni di squalifica, e il presidente del Ravenna Gianni Fabbri, per il quale erano stati chiesti cinque anni di inibizione più preclusione.

Tra i club sorridono lo Spezia, prosciolto dopo l’iniziale punto di penalizzazione, e il Benevento, che si può consolare con la riduzione da -9 a -6. Confermate invece tutte le altre sentenze emesse in primo grado. Tra queste, i 5 anni più radiazione per Marco Paoloni, Giuseppe Signori, Massimo Erodiani, Vincenzo Sommese, Antonio Bellavista, Giorgio Buffone e Carlo Gervasoni.

In Serie B sono confermati i 6 punti di penalità per l’Ascoli, mentre per quello che riguarda la Lega Pro la Corte di giustizia non ha accolto i ricorsi di Cremonese (che rimane a -9), Esperia Viareggio (-1), Piacenza (-4), Reggiana (-2) e Taranto (-1). Confermata la retrocessione per l’Alessandria e per il Ravenna.

La partita si sposta adesso al Tnas del Coni o l’Alta Corte di giustizia sportiva: a tesserati e società la decisione su quale strada intraprendere per i prossimi ricorsi.

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