Roma, 10 ago. (LaPresse) – “Il titolo 2005-2006 lo abbiamo vinto sul campo con 91 punti, qualcun altro se l’è visto recapitare con un atto amministrativo. E’ stato definito lo scudetto degli onesti: al più, è lo scudetto dei prescritti”. Parole dure quelle pronunciate da Andrea Agnelli in una conferenza stampa organizzata a Roma per parlare delle azioni che la Juve intende portare avanti dopo la decisione del Consiglio Federale di non revocare il titolo assegnato a tavolino all’Inter. “Il sistema che ha lapidato la Juventus in piazza, oggi è diventato garantista ed incompetente”, ha aggiunto il numero 1 di Corso Galileo Ferraris.

All’incontro hanno preso parte l’avvocato Michele Briamonte, consigliere di amministrazione e coordinatore legale per la Juve. Poi Pasquale Landi, professore di diritto amministrativo all’Università di Roma Tor Vergata e l’avvocato Luigi Chiappero, dello studio Chiusano. La società bianconera presenterà ricorso al tribunale nazionale arbritrale per lo sport. In seguito ci sarà un esposto al procuratore regionale Lazio presso la Corte dei Conti, un esposto al prefetto di Roma e al ministero dell’Interno, al delegato sul controllo della gestione presso il Coni e infine un esposto sarà presentato anche all’Executive Commitee dell’Uefa.

“Se non raggiungessimo gli obiettivi, investiremmo la giustizia togata: il Tar, il Consiglio di Stato e le procure competenti”, ha spiegato l’avvocato Briamonte. Il legale ha anche annunciato una richiesta di danni ancora da quantificare. “Abbiamo lasciato all’equo apprezzamento del Tnas il calcolo”, ha aggiunto.

“Non temiamo il confronto – ha spiegato Agnelli – siamo stati giudicati e condannati per alcuni fatti dalla giustizia sportiva. Non saremmo però favorevoli a sederci per dialogare se questo dovesse servire per lavare coscienze sporche ed a insabbiare”. “C’è stata una disparità di trattamento totale – ha detto ancora Agnelli – e per noi questo è inaccettabile. Il sistema che nel 2006 ha lapidato la Juventus ora si scopre incompetente. Da parte nostra siamo estremamente favorevoli ad un tavolo e ad un dialogo che permetta di procedere”.

Agnelli ha confermato i suoi propositi battaglieri e si è detto determinato ad andare anche oltre: “Metterò la parola fine nel giorno in cui riporteremo quei due scudetti nella nostra bacheca. Sono nostri”. “Quando i procedimenti penali di Napoli si saranno conclusi, potremo valutare se e in che modo richiedere i due scudetti. Il terzo grado di giudizio mette la parola fine, ma questo non vuol dire che non si possa cominciare prima. Dopo il terzo grado di giudizio, però, non c’è più spazio”.

Inevitabile è arrivata la replica da parte dell’Inter. “Agnelli? Non c’è niente da commentare, spero che vada in vacanza così si rilassa un pò”, ha detto il presidente Massimo Moratti.

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