Roma, 26 lug. (LaPresse) – Due società di serie A, Atalanta e Chievo Verona, tre di serie B, Ascoli, Hellas Verona e Sassuolo, undici di Lega Pro, Alessandria, Cremonese, Benevento, Ravenna, Virtus Entella, Piacenza, Esperia Viareggio, Portogruaro, Taranto, Spezia e Reggiana, due della Lega Dilettanti, Cus Chieti e Pino Di Matteo, sono state deferite oggi alla Disciplinare dal Procuratore federale Stefano Palazzi sulla base degli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica di Cremona e della successiva attività istruttoria in sede disciplinare.
Oltre ai diciotto club – deferiti per responsabilità diretta, per responsabilità oggettiva o per responsabilità presunta a seconda dei casi – sono stati deferiti 26 tesserati per differenti violazioni: Erodiani, Paoloni, Parlato, Bellavista, Buffone, Bressan, Gervasoni, Micolucci, Signori, Sommese, Tuccella, Furlan, Bettarini, Fabbri, Gibellini, Santoni, Manfredini, Tisci, Doni, Deoma, Zaccanti, Veltroni, Rossi, Ciriello, Quadrini e Saverino.
Per ciò che concerne le squadre la situazione più complessa riguarda Alessandria e Ravenna di Lega Pro, deferite per responsabilità diretta. Per Chievo Verona ed Atalanta invece si tratta di responsabilità oggettiva. La società clivense è stata deferità per gli addebiti mossi a Stefano Bettarini, suo tesserato. Piu complessa la posizione degli orobici che, stando al regolamento, potrebbero anche essere retrocessi.
Dal punto di vista individuale invece è l’articolo 7 del codice di giustizia sportiva, ovvero l’illecito sportivo, quello per cui è stato deferito Cristiano Doni, capitano dell’Atalanta. La partita in questione è quella fra i bergamaschi ed il Piacenza. Per questo motivo l’Atalanta è stata deferita per responsabilità oggettiva. Per la stessa gara sono stati deferiti altre sette persone. Il giocatore rischia fino a 3 anni di squalifica che, di fatto, chiuderebbero la sua carriera.
Per Marco Paoloni e Giuseppe Signori invece si aprla di associazione finalizzata alla commissione di illeciti. Gli altri calciatori deferiti con questa motivazione sono Carlo Gervasoni (Piacenza), Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese (Ascoli), Gianluca Tuccella (Chieti). Sempre per associazione finalizzata alla commissione di illeciti (violazione articolo 9 del codice di giustizia sportiva, ndr.) sono stati deferiti Massimo Erodiani (tesserato all’epoca dei fatti per la società di calcio a 5 Pino Di Matteo), Gianfranco Parlato (allenatore di base iscritto all’albo dei tecnici), Antonio Bellavista (allenatore di base), Giorgio Buffone (direttore sportivo del Ravenna) e Mauro Bressan (allenatore di base). Secondo la procura i soggetti deferiti hanno operato “con condotte finalizzate ad alterare il regolare svolgimento e il risultato di gare dei campionati nazionali con lo scopo di illecite locupletazioni o mediante dazioni di denaro o scommesse dall’esito sicuro perchè realizzate su gare combinate”.
Il processo sportivo davanti alla disciplinare dopo i deferimenti decisi oggi dalla procura federale dovrebbe iniziare il 3 agosto.
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