Assen (Olanda), 25 giu. (LaPresse) – E’ lo statunitense Ben Spies su Yamaha, dopo una gara da solista al comando, il vincitore del Gran Premio della Moto Gp d’Olanda. Per lo statunitense si tratta della prima vittoria della carriera nella categoria. Il compagno di squadra del campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo, ha preceduto l’australiano Casey Stoner (+7.697) e l’italiano Andrea Dovizioso (+27.506), entrambi su Honda del team Repsol. Quarta la ducati di Valentino Rossi (+30.684), che ha girato per tutta la gara a oltre un secondo dai primi. Subito dopo la partenza si sono toccate la Honda di Marco Simoncelli e la Yamaha di Lorenzo, che hanno chiuso in disperata rimonta rispettivamente in nona e sesta posizione.

“Potevo risparmiarmi quel sorpasso su Lorenzo, ero terzo e non nelle retrovie, e c’era tempo. Mi dispiace, devo imparare a stare un po’ più attento perché non può essere che ce n’è sempre una”. Così ai microfoni di Mediaset al termine della gara Simoncelli, che ha chiesto scusa a Lorenzo. Lo spagnolo campione del mondo in carica ha replicato che “non voleva buttarmi giù, ma non aveva la necessità di andare tanto forte nel primo giro con la gomma fredda: come si è visto anche recentemente, facendo male agli altri lui impara”.

Valentino Rossi si è detto contento per il risultato, anche perché “oggi sembravo un pilota, ieri un paralitico”. Secondo il ‘Dottore’, “quarti non è male, ma ci manca ancora un pochino per essere competitivi per la vittoria”. Rossi ha spiegato che non si aspettava di andare così forte sull’asciutto, però sulla sua Ducati ha precisato che “la parte posteriore della moto funziona meglio dell’altra, ci manca il turning della moto, ci stiamo lavorando e speriamo di farcela più presto possibile”. Al Mugello, ha affermato il pilota italiao pluricampione del mondo, “metteremo bene a punto il setting per la gara”.

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