Roma, 24 giu. (LaPresse) – Roma, 24 giu. (LaPresse) – Claudio Lotito e il mondo del calcio italiano ai ferri corti. Il presidente della Lazio ha oggi attaccato frontalmente il Coni che più ha volte pressato il patron biancoceleste sui debiti che ha accumulato sull’affitto dello stadio Olimpico. Una giornata incandescente intervallata da una sentenza del tribunale civile di Roma che impone al presidente di chiudere i conti.
Dopo un incontro con il prefetto proprio sulla questione dello stadio, Lotito ha lanciato un “j’accuse” contro il numero uno del Coni, Gianni Petrucci, definendolo “estorsore”. “Il fatto che l’Olimpico sia l’unico impianto a Roma – ha detto Lotito – non deve portare il Coni a dire ‘o accetti o non giochi’. Questo tipo di atteggiamento si configura come un’estorsione”.
Durissima la replica del Comitato olimpico nazionale italiano. Petrucci, in una nota, ha infatti annunciato una querela ai danni del patron biancoceleste. “Non ho mai udito – si legge nella nota – un dirigente sportivo esprimersi in questo modo nei confronti della massima istituzione dello sport italiano. Da un imputato per frode sportiva questo e’ un bel messaggio di onestà intellettuale. Andiamo davanti a un giudice e vediamo chi avrà ragione”. In serata nella partita è entrata anche la Federcalcio. Il presidente Giancarlo Abete ha infatti segnalato al procuratore federale Stefano Palazzi il contenuto delle dichiarazioni del presidente della Lazio.
Pare comunque assolutamente improbabile che, specie dopo la sentenza odierna del tribunale civile, la società biancoceleste possa disputare la prossima stagione lontano dall’Olimpico. La Lazio salderà il debito e resterà nella sua storica casa.
acp
241941 Giu 2011

