Madrid (Spagna), 20 giu. (LaPresse) – La finale di ritorno di Coppa Libertadores in programma mercoledì contro il Penarol, potrebbe essere l’ultima partita di Neymar con la maglia del Santos. Tutto ormai lascia presagire che in caso di vittoria dei brasiliani (si parte dallo 0-0 di Montevideo), il giovane fenomeno del calcio carioca si trasferirà armi e bagagli al Real Madrid. E’ un pò come il segreto di Pulcinella, viste le parole del presidente Alvaro Luis Ribeiro: “Se dovessimo vincere la Libertadores non ci sarebbe più alcun motivo per trattenere Neymar”.
Per la 19enne stella brasiliana quella di mercoledì sarà la partita più importante della carriera, ecco perchè alla vigilia non vuole parlare di futuro. “In questo momento sto solo pensando a vincere la Coppa Libertadores. Non voglio parlare di altre squadre. Sono un giocatore del Santos e sono felice di essere qui”, ha detto Neymar, commentando le voci che lo vogliono come prossimo acquisto del Real Madrid. Il team brasiliano ha la possibilità di vincere il suo terzo titolo dopo aver pareggiato 0-0 nella gara di andata la scorsa settimana in Uruguay.
Lo scorso anno il Santos aveva rifiutato le offerte del Chelsea, tanto da far firmare al giocatore un rinnovo fino al 2014. Quest’anno però la corte del Real Madrid e di altre big del calcio europeo alla fine avranno la meglio. Lo conferma lo stesso Ribeiro, ammette i contatti con il Real Madrid per la cessione di Neymar al quotidiano sportivo spagnolo ‘Sport’. “Non c’è solo il Real, ma anche altri grandi club europei si sono rivolti a noi. Non mi stupisce, sarebbe strano il contrario. Se qualcuno pagherà la clausola rescissoria di 45 milioni di euro, non potremo fare nulla se il giocatore vuole andarsene”.
Neymar insiste, però, che per il momento è esattamente dove vuole essere. “Il mio contratto è con il Santos, sono felice di giocare in Brasile, con la mia famiglia vicino a me”, ha detto il giocatore, che sta anche per diventare papà. Neymar tuttavia, ammette che il suo obiettivo finale è di giocare all’estero, ma non ci pensa in questo momento. “Il futuro è nelle mani di Dio”, ha detto. “Potrebbe essere domani o tra cinque anni, nessuno lo sa veramente”.

