Si è spento a 89 anni Pippo Baudo, il conduttore televisivo che ha attraversato decenni di televisione facendo da padrone di casa in tutti i più importanti salotti tv, tra i quali ben 13 Festival di Sanremo. Baudo era ricoverato al Campus Bio-Medico di Roma.
La Rai: “Patrimonio culturale dell’Italia”
“Con Pippo Baudo se ne va un pezzo di ‘cuore’ della Tv, se ne va una parte fondamentale della Rai. Eppure, lui è la sua figura resteranno impressi nel patrimonio culturale dell’Italia”. Così l’amministratore delegato Giampaolo Rossi, il direttore generale Roberto Sergio e il cda danno voce al dolore e al cordoglio di tutta l’azienda per la scomparsa di Pippo Baudo.
“In questo momento di lutto, ci accompagna – proseguono – un grande senso di riconoscenza perché con grande leggerezza, intelligenza e impareggiabile carisma e passione ha reso la tv un fenomeno ‘culturale’ nobilitando il termine ‘nazionalpopolare’ e traducendolo in un linguaggio immediatamente comprensibile da chiunque, senza mai cedere alla tentazione della volgarità. È stato un ‘inventore’ di televisione, uno scopritore di talenti, l’uomo del Festival di Sanremo che ha condotto e ‘pensato’ più di chiunque altro, senza dimenticare la ‘sua’ Domenica In e tanti altri programmi da lui firmati che restano nel patrimonio di tutti e che hanno accompagnato la storia stessa della nostra nazione”. “Da oggi la Rai è un po’ più povera – concludono i vertici Rai- ma ciò che ci hai lasciato resta un’immensa ricchezza”.

Pippo Baudo, una vita in tv
È stato ‘la televisione’, per decenni uno dei personaggi più rappresentativi del piccolo schermo: Pippo Baudo ha dedicato tutta la sua vita allo spettacolo, facendo compagnia a generazioni di italiani presentando tutti gli show più importanti della Rai, con una brevissima incursione, a fine anni ’80, sulle reti Fininvest. Tra le decine di trasmissioni affidate a lui, spiccano i 13 Festival di Sanremo, record assoluto. In alcune edizioni fece ascolti mai più raggiunti, come nella finale del 1987, con una media di 17 milioni di spettatori, o nell’edizione del 1995, ancora oggi la più seguita, condotta insieme con Anna Falchi e Claudia Koll. Ma il suo successo veniva da lontano, da una lunga gavetta nella sua Sicilia, dove era nato il 7 giugno del 1936, a Militello, nel catanese. Fin da ragazzo si esibiva nei piccoli teatri, suonando anche il pianoforte. Si interessò da subito a vari generi di spettacolo, nonostante i genitori volessero per lui un futuro più ‘sicuro’, con una laurea in Legge, che lui prese ma che non usò mai. La sera prima della seduta di laurea, come lui stesso più volte ha raccontato in televisione, presentò a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, il concorso di bellezza ‘Miss Sicilia’, ripartendo all’alba dopo aver ottenuto un passaggio su un camioncino, sdraiato in mezzo a frutta e verdura, e arrivando a Catania appena in tempo per conseguire la laurea.
L’approdo in Rai e i grandi successi
La sua determinazione lo portò presto in tv, sulla Rai, secondo una leggenda anche grazie a un evento fortuito: il 6 febbraio 1966 la pellicola di un episodio di ‘Rin Tin Tin’ non arrivò in tempo per l’ora della trasmissione, e la Rai decise di mandare in onda la puntata pilota di Settevoci, presentata dall’esordiente Baudo. La trasmissione ebbe subito successo e fu mandata in onda per quattro anni, determinando il decollo della carriera del presentatore. Che da allora non si è praticamente più fermato, diventando il ‘padrone di casa’ di tanti programmi storici, da Canzonissima a Fantastico, da Domenica In a Luna Park, a diverse edizioni del concorso di Miss Italia.
Parallelamente all’attività televisiva, ha anche partecipato a diversi film e fiction, principalmente nei panni di se stesso, e ha scritto alcuni brani musicali, sfruttati soprattutto in ambito televisivo e cinematografico. Ma con lui se ne va soprattutto un pezzo importante della tv italiana, soprattutto degli anni ’70 e ’80 e con oltre 60 anni di carriera, una eccezionale professionalità e anche un abile talent scout. Celebre, anche per le molte parodie, la battuta ‘l’ho inventato io’, riferita a tante star, ma effettivamente Baudo ha scoperto e lanciato, tra gli altri, Al Bano, Beppe Grillo, Tullio Solenghi, Heather Parisi, Barbara D’Urso, Eros Ramazzotti, Lorella Cuccarini, Laura Pausini, Andrea Bocelli, Giorgia, Irene Grandi, Michelle Hunziker, Gigi D’Alessio.
Il dolore del mondo dello spettacolo, Mara Venier in lacrime
“Non riesco, l’ho saputo, non stava bene, ma non pensavo che la cosa potesse precipitare. Da un po’ di tempo mi dicevano che non stava bene, se ne parlava da tanto tempo. Non ci ho creduto come tante altre volte. Ho chiamato Renzo Arbore, ha fatto parte della nostra vita. Anni e anni della vita mia e di Renzo, un pezzo di vita nostra, un legame di amicizia fortissimo. Io gli devo moltissimo. Mi ha sempre voluto bene”. Così a LaPresse Mara Venier, in lacrime, appresa la notizia della scomparsa di Pippo Baudo, al quale era legata da profonda amicizia. “Domenica In ogni volta che gli chiedevo un collegamento, sempre così pronto e generoso, con il collegamento telefonico, anche quando non stava più bene. Un grande dolore, mi ha dato tanto, ha dato a tutti. A tutti gli italiani. Siamo tutti scioccati”, ha aggiunto la conduttrice di Domenica In.
E Renzo Arbore ricorda: “Io e Pippo abbiamo avuto la stessa estrazione e le stesse passioni. Due laureati in giurisprudenza, due avvocati mancati causa la passione per la musica e la scelta di lasciare la nostra provincia per Roma e la Rai. A noi bastava uno sguardo per capirci. Pippo era il grande creatore della Rai importante, tutti grandi programmi a cominciare da Sanremo. Ci volevamo molto bene. Avevamo ambizione di fare un prodotto artistico, non si parlava mai di ascolti, c’era la velleità di fare programmi di gradimento per il pubblico. Mi mancherà moltissimo il complice e collega che faceva la bella Rai che abbiamo frequentato noi”. Con queste parole Arbore ricorda a LaPresse l’amico e collega scomparso stasera.
“Nel 1967 ho iniziato con lui a Settevoci e non ho mai smesso. C’era un comune pensiero del vivere con lui, siamo stati presenti assieme in tanti momenti della nostra vita, momenti belli e brutti”. Così Al Bano a LaPresse ricorda Pippo Baudo.
“E’ triste, si spegne un po’ la tv che abbiamo amato e imparato a fare, lui che è stato il maestro. Ha inventato Sanremo, lo facciamo ancora oggi come ce lo ha insegnato lui”. Così Carlo Conti, all’edizione speciale del Tg1, sulla scomparsa di Pippo Baudo. “Prima da spettatore e poi modestamente, mi viene quasi un brivido da collega, l’ho ammirato e l’ho seguito”, ha detto Conti.
“Molti lo hanno considerato un conservatore mentre era in realtà un rivoluzionario della tv. Si muoveva più veloce dei conigli dei cartoni animati”. Così Piero Chiambretti ha ricordato Pippo Baudo nell’edizione straordinaria del Tg1.
“Sei stato il mio maestro, non ti dimenticherò mai. Buon viaggio Pippo”. Così Simona Ventura su X.
“Ci sono uomini che in questa vita e in questa terra hanno lasciato un segno indelebile per il loro talento e la loro genialità. Uno di loro è diventato 32 anni fa l’uomo che mi ha cambiato la vita, scegliendomi a soli 18 anni tra le nuove voci di Sanremo 93 e da quel momento non mi ha mai lasciata, mai. È diventato un mio famigliare”. Così Laura Pausini sui social ricordando Pippo Baudo. “Il lutto che vivo stasera è inspiegabile e profondo. Pippo grazie. Te lo dico da tua pupilla, da tua amica e da tua fan. Per ogni tuo sorriso, per ogni consiglio che mi hai dato, per ogni volta che mi hai cambiato la vita: grazie”. “È stato un onore e un privilegio conoscerti e salutarti in questo nuovo viaggio della tua vita verso la luce, mi fa sentire piccola ma vicina alla tua anima – ha aggiunto la cantante -. Riposa in Pace. Per fortuna sono riuscita a dirtelo tante volte: ti voglio tanto bene”.
Il cordoglio della politica
“Ci lascia a 89 anni Pippo Baudo, uno dei più grandi protagonisti della storia della televisione italiana. Il suo volto e la sua voce hanno accompagnato intere generazioni, regalando emozioni, sorrisi e momenti indimenticabili. Grazie di tutto”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, su X.
Unanime il cordoglio del mondo politico per la scomparsa del conduttore. “Buon viaggio caro Pippo, amico di tante serate per noi un po’ avanti con gli anni”, scrive tra i primi il vicepremier Matteo Salvini su X.
L’altro vicepremier, Antonio Tajani, scrive: “A 89 anni si è spento Pippo Baudo, gigante della televisione. È entrato nelle case di tutti gli italiani, ha raccontato attraverso lo schermo la società italiana dagli anni ’60 al nuovo millennio. Un italiano ammirato e conosciuto in tutto il mondo per il suo lavoro. Condoglianze alla famiglia e a tutti i suoi cari”.
“La notizia della scomparsa di Pippo Baudo mi rattrista profondamente. Ci lascia un grande protagonista della televisione italiana. Rivolgo ai familiari le mie condoglianze e la mia vicinanza”. Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
“In memoria di un amico che ha dato lustro nel mondo dello spettacolo all’Italia e alla nostra Sicilia”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, pubblicando su Facebook una foto con Pippo Baudo.
“Con la scomparsa di Pippo Baudo l’Italia perde uno dei volti più amati e riconoscibili della propria storia televisiva. Con lui scompare la personificazione più autorevole e popolare di un pezzo fondamentale dell’autobiografia artistica italiana. Uomo di spettacolo e di grande sensibilità culturale, capace di unire generazioni attraverso il linguaggio dell’intrattenimento, Baudo, attraverso la tv, ha avuto la capacità di raccontare il Paese nelle sue trasformazioni. A nome mio personale e del Ministero della Cultura esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari”. Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.