Il conduttore di Report: "Si mostra dispiaciuto che non sia morto"

Sigfrido Ranucci contro il Foglio per un articolo del quotidiano definito “infame” dal conduttore di Report. Il giornalista ne parla in un post su Facebook: “Tra tutti gli attacchi di questi giorni dopo la puntata sulla mafia e ciò che sta accadendo in Palestina, spunta questa perla. Questo è lo stesso giornale che accusava il governo di non fare nulla per la liberazione di Cecilia Sala, per la quale tutti siamo stati in apprensione e abbiamo pregato. Ora citando un brano del mio libro La Scelta, edito da Bompiani, si mostra dispiaciuto che io non sia morto“, dice Ranucci commentando un articolo della rubrica ‘Andrea’s version’ del Foglio.

“La Sigfrido’s Version, di fronte a un articolo così infame, davanti al quale nessuno proverà vergogna, è quella di un sorriso e fare i dovuti scongiuri. E con me, li fanno tutti i miei cari”, aggiunge il giornalista. Nell’articolo del Foglio si legge: “Sigfrido Ranucci, Report, giornalista multipremiato per l’imbattibile frequenza con cui da decenni mette quintalate di m..da nel ventilatore, conduttore e protagonista televisivo seguitissimo dagli italiani di razza che non se la bevono, da quelli che si controinformano, insignito anche per questo del Premio Montefiascone, venne tempestivamente inviato a Sumatra per lo tsunami dell’Oceano Indiano: giorno dopo giorno, 250 mila morti. Ogni giorno a migliaia, per molto tempo. Era il 2005, per Ranucci purtroppo sembrava fatta. E’ riuscito a tornare“.

 

Floridia: “Vile attacco”

Anche la presidente della commissione di vigilanza Rai, Barbara Floridia (M5S), stigmatizza i passaggi ‘incriminati’ dell’articolo: “Non si augura mai la morte a nessuno né ci si dispiace che questa non sia avvenuta, nemmeno per scherzo. Si tratta un atto già di per sé ignobile, ma che diventa ancora più grave e vergognoso quando rivolto a un giornalista come Sigfrido Ranucci, che vive sotto scorta a causa del suo impegno nel denunciare verità scomode e nell’esercizio della libertà di stampa. Eppure oggi Il Foglio si è spinto a tanto. Un atto vile, da cui tutte le forze politiche e chiunque abbia a cuore il la democrazia e la civiltà dovrebbe prendere le distanze. Piena solidarietà a Sigfrido Ranucci”.

Le fa eco l’esponente M5S in commissione di vigilanza Rai Dolores Bevilacqua: “Augurare la morte di una persona o dispiacersi che non sia già avvenuta è sempre spregevole, ma lo è ancor di più se a farlo è un giornale come Il Foglio nei confronti di un loro collega come Sigfrido Ranucci. I contenuti della rubrica ‘Andrea’s version’ sono inaccettabili, contrarie a ogni principio di civiltà e indegne di un dibattito pubblico rispettoso. Che aspetta il direttore Cerasa a prendere le distanze?”.

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